Photography credit: AHEC / Stefan Müller
23/06/2011 – Il pluripremiato Jacob-und-Wilhelm-Grimm-Zentrum, la biblioteca centrale dell’Università di Humboldt, è un classico esempio di architettura moderna in grado di ottenere la massima efficienza energetica.
Situata nel cuore di Berlino e progettata da Max Dudler, la biblioteca ha aperto i battenti nell’ottobre 2009 dopo quattro anni di costruzione; da allora, il noto architetto svizzero ha ricevuto diversi premi per l’edificio, fra cui il Premio per l’architettura di Berlino nel 2009, il DAM del Museo dell’architettura tedesco nel 2010 e il BDA di Berlino (Federazione degli architetti tedeschi).
Il nuovo edificio, che ha una superficie totale di quasi 22.000m2, è la più grande biblioteca pubblica della Germania. Avendo ricevuto mandato di creare l’atmosfera tipica di una biblioteca, in grado di ispirare calma, concentrazione e chiarezza di idee, Dudler ha scelto una tavolozza di pochi colori caldi: marrone scuro, rosso e verde; in questo senso, le specie di latifoglie americane offrivano una gamma di prodotti ideale. Nei rivestimenti e nei mobili dominano i toni caldi del ciliegio americano (American Black Cherry), mentre la splendida pavimentazione è in solido noce americano (American Black Walnut). Le poltrone bordeaux e i piani dei tavoli verde foresta completano la paletta di colori.
Il cuore della biblioteca è la sala di lettura lunga 70 metri e larga 12, che può ospitare 252 studenti; il soffitto alto 20 metri dà un senso di ampiezza e di luminosità naturale. Lunghe travi si incrociano in perfetta simmetria delimitando oltre 90 lucernari quadrati, ciascuno di 2,55 x 2,55 metri, che illuminano la sala lettura di luce naturale mentre i tramezzi a terrazza la separano dal resto del piano terra e dai piani superiori. L’accurato progetto di Dudler esalta la vivacità di una moderna biblioteca urbana. Il piano dell’edificio, suddiviso in varie aree dedicate a diverse attività, consente di orientarsi facilmente; i 2,5 milioni di volumi, le 1.250 postazioni di lavoro aperte, l’auditorium, le dieci sale per il lavoro di gruppo, i 55 cubicoli singoli, i 500 personal computer, le sale per le videoconferenze, gli archivi dei media e la caffetteria sono distribuiti su dieci piani. Il Jacob-und-Wilhelm-Grimm-Zentrum comprende inoltre il centro dati universitario, l’ufficio amministrativo della biblioteca, le aule didattiche e le sale riunioni, dislocate in tutto l’edificio secondo un disegno ordinato.
Così Dudler: “Nonostante la grande profondità dell’edificio e la fitta disposizione degli arredi, il Jacob-und-Wilhelm-Grimm-Zentrum presenta un’apertura e una permeabilità sorprendenti. La ragione sta in un uso coerente del sistema modulare sia per la struttura architettonica che per i mobili. Da quasi ogni punto di vista, i visitatori possono guardare fuori attraverso l'edificio stesso.
La sala di lettura centrale può essere considerata un immaginario punto di incontro di tutte le prospettive visuali. Abbiamo pertanto sviluppato un concept architettonico imperniato sulla sala centrale: un’area per i libri e i lettori suggestiva e vibrante, al pari delle autorevoli sale di lettura di un tempo”.
Un concept energetico all’avanguardia
Oltre a garantire il massimo comfort a studenti e visitatori, il Jacob-und-Wilhelm-Grimm-Zentrum ha superato gli obiettivi previsti in materia di efficienza energetica. L’intelligente strumentazione tecnica installata elimina la necessità di impianti di condizionamento dell’aria. Il sistema di riscaldamento è stato concepito nel rispetto dell’ambiente. L’architettura compatta, un rapporto equilibrato fra le varie aree con finestre (esposizione alla luce diurna a fronte della dispersione di calore) e il progetto strutturale dell’involucro esterno limitano il fabbisogno termico.
Il consumo di elettricità per l'illuminazione è contenuto grazie all'utilizzo di fonti luminose con una vita più lunga e una maggiore efficienza. Dagli ampi lucernari la luce diurna si riversa nella sala di lettura centrale e riduce la domanda di energia per l’illuminazione artificiale.
Progettazione di interni con il legno di latifoglie americane
I toni caldi del legno delle latifoglie americane creano un’atmosfera rilassante in questo luogo di erudizione. I rivestimenti, i soffitti e i mobili in ciliegio americano sono in perfetta armonia con i piani dei tavoli in linoleum verde scuro e le poltrone rosso cupo. La pavimentazione in noce nero americano aggiunge una sfumatura più scura, che si fonde nella gamma di colori e materiali accuratamente selezionati. Le sale di lettura più piccole e l’auditorium sono tutti attrezzati allo stesso modo per mantenere la coerenza interna dell’edificio.
Max Dudler è molto contento della finitura. A tal proposito racconta: “Abbiamo cercato un materiale in grado di comunicare quest’atmosfera in modo credibile, che esaltasse la tensione fra il concept, l’idea geometrica e la sua attuazione concreta. E abbiamo trovato un materiale naturale: il legno. Abbiamo applicato i rivestimenti in ciliegio americano creando una struttura elaborata, quasi ornamentale. La finitura ad olio sottolinea le caratteristiche tattili e naturali del legno, dando vita a un’atmosfera intensa e vibrante, ideale per il nostro progetto”.
Per ulteriori informazioni sulle latifoglie americane visitate il sito www.americanhardwood.org, nuova risorsa online dove potete trovare informazioni sulle specie di latifoglie americane e sulle loro proprietà tecniche (compresi il ciliegio e il noce americani), nonché casi di studio approfonditi, una biblioteca di immagini, video e notizie.
American Black Cherry (ciliegio nero americano), Prunus serotina
L’American Black Cherry o American Cherry è un’essenza di qualitàcon un alburno bianco crema e un ricco durame marrone rossiccio che tende a scurirsi con il tempo e l’esposizione alla luce. Il legno, dalla fibra sottile, dritta e uniforme e dalla consistenza levigata, è apprezzato per la fine venatura e per i colori caldi.
Il ciliegio americano è utilizzato per molte applicazioni di alta gamma come architetture di interni, mobili e complementi d’arredo, pavimenti e strumenti musicali. Si tratta di un legno di densità media con buone proprietà di curvatura e media robustezza e resistenza agli urti.
Gli accumuli di resina e i nodi puntiformi, nonché la presenza di alburno, non sono considerati difetti, in quanto previsti dalle norme di classificazione NHLA. Il ciliegio americano può contenere naturalmente striature marroni e piccoli accumuli di resina, che conferiscono a questa specie un aspetto unico.
American Black Walnut (noce nero americano), Juglans nigra
L’American Walnut è una specie di gran moda utilizzata preferibilmente in contrasto con altre essenze di colore più chiaro. Ha un alburno bianco crema e un durame che va dal marroncino al cioccolato scuro, talora con sfumature purpuree e striature più scure. Il durame, di colore scuro, tende a schiarirsi col tempo in seguito all’esposizione alla luce ultravioletta. È usato per mobili, elementi architettonici interni come porte, pavimenti, rivestimenti e opere di falegnameria di alto livello. La fibra è generalmente diritta, talora con forme sinuose o a effetto piuma che producono un disegno variegato e decorativo. Reagisce molto bene ai trattamenti con vernici, mordenti e impregnanti e può essere lucidato per un’ottima finitura. Il Walnut è un legno duro e resistente di media densità, con resistenza moderata alla curvatura e alla compressione e scarsa rigidità. Ha una buona classificazione per la curvatura al vapore.
Photography credit: AHEC / Stefan Müller
American Hardwood Export Council
L'American Hardwood Export Council (AHEC) è la più importante associazione per il commercio internazionale di legno di latifoglie americane. Rappresenta le società USA impegnate nell'esportazione, nonché le maggiori associazioni per il commercio dei prodotti in legno di latifoglie americane. AHEC è sempre a disposizione di architetti, designer e clienti finali per fornire le informazioni tecniche sulla gamma di specie disponibili, sui prodotti e sulle fonti di approvvigionamento.
www.americanhardwood.org
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