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Al Vitra Design Museum ‘Rudolf Steiner – L’alchimia del quotidiano’
A Weil amRhein dal 15 ottobre al 01 maggio 2012
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Rudolf Steiner, The farther man moves away from the earth, blackboard drawing, 20 April 1923 - © Rudolf Steiner Archiv, Dornach Rudolf Steiner, The farther man moves away from the earth, blackboard drawing, 20 April 1923 - © Rudolf Steiner Archiv, Dornach

07/07/2011 - Rudolf Steiner (1861 – 1925) è stato uno dei riformatori più influenti e al contempo più contestati del XX secolo. Ha fondato la scuola steineriana, ha ispirato artisti del calibro di Piet Mondrian, Wassily Kandinsky o Joseph Beuys ed è ritenuto uno degli ideatori dell’architettura organica. In occasione del 150° anniversario dalla sua nascita, il Vitra Design Museum presenta la prima grande retrospettiva della sua opera. A cornice dell’esposizione un programma di iniziative unico nella storia del museo dedicato all‘influenza di Steiner nel design, nell’arte e nella società, che approfondisce anche il suo operato nella regione di Basilea, a ragion veduta, visto che qui si trova il centro ancor oggi più importante al mondo del movimento antroposofico promosso da Steiner.
 
Steiner realizzò il suo capolavoro architettonico a soli 15 km dal Vitra Design Museum, a Dornach: il Goetheanum costruito tra il 1924 e il 1928, pietra miliare della storia dell‘architettura – mai prima di allora, infatti, il calcestruzzo era stato impiegato in tale misura per erigere una scultura. L’orizzonte di Steiner però va molto al di là dell’architettura e del design. Steiner, studioso delle scienze umane, sostenne una concezione dell’uomo globale e divulgò in oltre 5000 conferenze la Weltanschauung dell’antroposofia, nella quale si dovrebbero fondere arte, scienza e spiritualità. Centinaia di cliniche, di istituti bancari, di fattorie e di scuole steineriane testimoniano la diffusione dei pensieri di Steiner. Molti aspetti sono già introdotti nella nostra società – sia nella biocosmesi, che in una maggiore consapevolezza ambientale, sia nei prodotti provenienti da agricoltura biodinamica.
 
Al fine di avvalorare la complessità dell’opera di Steiner, il Vitra Design Museum ha riunito una profusione di pezzi di esposizione, tra i quali si possono ammirare 45 mobili, 46 modelli, 18 sculture, oltre 100 disegni e progetti originali, ma anche decine di altri documenti: da manifesti, fino alle lettere inviate a Steiner da Franz Kafka, Piet Mondrian o Else Lasker-Schüler. Film preespressionistici nonché lavori di Wassily Kandinsky, Lyonel Feininger, Erich Mendelsohn, Bruno Taut o Frank Lloyd Wright illustrano l’intensa interazione tra Steiner e suoi eminenti Si documenta altresì il legame tra Steiner e i creativi moderni, per esempio con opere di Olafur Eliasson, Konstantin Grcic o di Ronan & Erwan Bouroullec.
 
Nell’esposizione il visitatore impara a conoscere Steiner dapprima inserito nel suo contesto temporale e comprende così che venne influenzato sia dal Liberty che dal Cubismo, dall‘Espressionismo e dai diversi Lebensreformbewegungen dei primi anni del XX secolo. Anche la critica, ripetutamente rivolta a Steiner, viene qui tematizzata – sia che si riferisca alle sue opinioni in merito allo sviluppo dell’umanità, sia che riguardi la sua pedagogia. Nella seconda parte dell’esposizione si passa alla presentazione di come Steiner distillasse dai diversi influssi del suo tempo un’estetica del quotidiano completamente nuova. Da Goethe Steiner adottò stimoli nel campo della simbologia dei colori, nonché il concetto di una teoria della metamorfosi, che per lui costituì la base di una nuova estetica organica in architettura e nel design. Da questi stimoli, nacquero mobili e costruzioni aventi particolari forme cristalline o arcuate, i cui paralleli con i progetti di creativi moderni sono a volte sorprendenti. Nella terza parte, l’esposizione illustra come Steiner traesse dai suoi pensieri riformistici applicazioni pratiche – dalla medicina alla pedagogia, fino all’arte di movimento dell’euritmia e ai complessi modelli geometrici. Alcuni dei punti salienti del percorso sono rappresentati dalla ricostruzione di due Farbkammer (stanze cromatiche) di Steiner risalenti al 1913, che nell’esposizione sono presentate come camere agibili.
 
L’esposizione, il programma di iniziative e il catalogo mostrano nel loro insieme la figura di una persona la cui Weltanschauung ed estetica posso essere controverse, la cui importanza storica però rimane indiscussa. Quanto ai conflitti religiosi, alle crisi economiche e ai nuovi orientamenti ecologisti, tutto il pensiero di Steiner sperimenta oggi una rinascita. Steiner ha ugualmente anticipato le tendenze nel design e nell’architettura moderna: l‘ispirazione a forme organiche, che oggi caratterizza anche le sculture architettoniche di Frank Gehry o Herzog & de Meuron. Finora Steiner era conosciuto soprattutto come fondatore delle scuole Waldorf (steineriane) e come pensatore alternativo. L’esposizione „Rudolf Steiner – L’alchimia del quoditiano“ fa capire che deve invece essere anche annoverato come il creativo più straordinario del XX secolo.
 
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  • Rudolf Steiner, The farther man moves away from the earth , blackboard drawing, 20 April 1923 - © Rudolf Steiner Archiv, Dornach


    West facade of the second Goetheanum - © Vitra Design Museum; Photo: Thomas Dix, 2010


    The building site for the first Goetheanum, 1914 - © Dokumentation am Goetheanum, Dornach; Photo: Otto Rietmann


    Rudolf Steiner, centaur s head, colour study for the dome painting of the first Goetheanum 1917/18 - © Kunstsammlung Goetheanum, Dornach


    Oswald Dubach (attributed), interior in anthroposophic style, 1930s - © Rudolf Steiner Archiv, Dornach

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