21/09/2011 - In marzo al Salone ISH di Francoforte è stata presentata una novità assoluta per il bagno: Deque. La rubinetteria si caratterizza per un linguaggio formale rigoroso e per una bocca di erogazione larga e piatta. Dornbracht presenta ora in occasione di Cersaie 2011 quattro varianti di Deque che vogliono suggerire ad architetti, progettisti e committenti possibili soluzioni applicative. Le applicazioni convergono per la prima volta anche nella comunicazione. Deque sarà disponibile presso i rivenditori specializzati a partire dall'autunno 2011.
"Deque si distingue attraverso la combinazione di due forme geometriche base", spiega Andreas Dornbracht, CEO dell'azienda. "Un parallelepipedo ed un cilindro. Nonostante la forma rigorosa della rubinetteria siamo riusciti a soddisfare i criteri di design tipici di Dornbracht - perfezione, precisione, pregnanza e proporzionalità. Il rubinetto viene realizzato per colata in un blocco unico che viene poi levigato fino a quando il parallelepipedo e il cilindro possono essere uniti con precisione".
Oltre alla forma inusuale, è soprattutto il nuovo tipo di flusso dell'acqua a caratterizzare Deque: il flusso perlato con i suoi delicati getti singoli paralleli offre una percezione visiva diversa dell'acqua che trasforma il gesto del lavarsi le mani in un'esperienza unica, in una vera e propria carezza per le mani a fronte di un risparmio idrico. L'acqua assume la larghezza della bocca di erogazione, la proietta all'esterno, e crea attraverso il morbido scorrere dell'acqua un contrasto con la severità e la perfezione formale del rubinetto.
La forma di erogazione dell'acqua è anche punto di partenza per i quattro singoli scenari di Deque. Ciascuno mostra una combinazione di punti di erogazione e un elemento paesaggistico. Le applicazioni differiscono nelle loro dimensioni, ma presentano tuttavia uno stile architettonico e un linguaggio dei materiali coerente.
"Ne risulta una scultura dove la rubinetteria è la sorgente che plasma la forma dell'acqua e l’architettura che dà struttura all'acqua", afferma Mike Meiré. "la rubinetteria diventa quindi una cornice alla presentazione dell'acqua. Ben definita, ridotta al minimo. Così tributiamo il massimo rispetto all'elemento acqua".
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