24/11/2011 - Perla nascosta in cima alle colline inglesi del South Downs, l’Abbazia di Worth ha un aspetto mozzafiato e, con il suo tetto conico spiovente, spicca tra le tranquille distese circostanti. I venticinque monaci benedettini inglesi che risiedono nell’Abbazia gestiscono una scuola, una parrocchia e uno spazio per il ritiro.
L’Abbazia, progettata dall’architetto Francis Pollen, è da molti ritenuta il miglior esempio del suo stile. Fin dalla sua inaugurazione, nel 1974, la chiesa era arredata con sedie singole che invadevano lo spazio creando una sensazione di disordine e provvisorietà. Da qui la decisione dei monaci di effettuare opere di ristrutturazione che rendessero l’arredamento più omogeneo e consono alle esigenze del clero e dei fedeli. L’incarico di sviluppare nuove soluzioni d’arredo come parte di una più ampia opera di ristrutturazione della chiesa dell’Abbazia è stato affidato allo studio Heatherwick: tra i mobili commissionati figuravano panche, stalli del coro con sedie della misericordia e banchi, credenze, sedie per i chierichetti e confessionali.
Lo studio Heatherwick è diretto da Thomas Heatherwick, che ha studiato al Politecnico di Manchester e al Royal College of Arts di Londra. Sin dalla sua fondazione, nel 1994, lo studio si è guadagnato una solida reputazione rispondendo con soluzioni perfette dal punto di vista artistico alle richieste dei propri clienti, dal design di prodotto fino ad ambiziosi progetti architettonici su larga scala. I membri del team hanno alle spalle diversi background, tra cui architettura, design di prodotto, modellismo, fabbricazione, architettura del paesaggio, belle arti e conservazione, e sanno bene come operare in delicati contesti storici, una competenza essenziale per la ristrutturazione dell’Abbazia di Worth. Lo staff crede inoltre nell’etica del “fare”, come dimostra il laboratorio interno, nel quale realizza prototipi e modelli per usufruire di una personale visione di tutti i progetti intrapresi.
L’auditorium originale dell’Abbazia trasmetteva un senso di forte spiritualità, difficile da ricreare utilizzando materiali moderni senza opportuni riferimenti storico-religiosi.
La pietra naturale e la colorazione neutra scelte da Pollen conferiscono leggerezza e ariosità allo spazio. Heatherwick, che intendeva utilizzare materiali complementari, ha optato per il legno massello per tutti i nuovi arredi. In uno spazio dalle tonalità naturali e neutre, il legno di quercia sarebbe stato una scelta più classica, mentre un’essenza chiara come l’acero sarebbe risultata più moderna. Heatherwick ha osato, scegliendo il noce nero americano (American Black Walnut) per dare più colore alla cappella; il durame più scuro conferisce al progetto una linea netta e distintiva mentre l’alburno color crema aggiunge un tocco di calore che non disturba affatto i celebranti e i fedeli, veri protagonisti di ogni funzione liturgica. Secondo Thomas Heatherwick, “il legno di noce è stato scelto per la sua finezza e i suoi toni scuri che riescono a non imporsi anche quando il materiale è utilizzato in grandi quantità, come nel nostro progetto”.
Varcando la navata principale, si rimane colpiti dagli arredi sacri che non invadono lo spazio ma non appaiono neppure troppo piccoli rispetto all’insieme. Si tratta di un’ampia superficie che accoglie solitamente comunità di 700 persone, pur vantando una capacità doppia. I progettisti hanno mantenuto la struttura circolare dello spazio con l’altare di pietra in mezzo, e ideato inginocchiatoi integrati nelle sedie dei fedeli, che non erano previsti nell’arredamento originale.
Produttore dei mobili è Artezan, la divisione falegnameria di Swift Horsman, azienda britannica scelta per il suo approccio flessibile e per l’esperienza maturata nell’ambito di metodi di costruzione complessi. Swift ha raccolto la sfida dell’Abbazia di Worth vincendola su tutti i fronti. Thomas Heatherwick afferma di essere rimasto “estremamente colpito dalla qualità del lavoro artigianale, nonché dalla determinazione e dall’impegno dimostrati dall’azienda in un progetto così ambizioso”.
La modalità di costruzione degli arredi ha un ruolo centrale nella progettazione di Heatherwick. Prediligendo il legno massello e un disegno dai tratti puliti, Heatherwick e il suo team hanno realizzato un’eccezionale struttura in laminato che integra le pareti quadrate e la pianta radiale della chiesa originale.
Per risolvere i problemi di movimento tipici delle costruzioni in legno massello, è stata prevista una struttura metallica interna che non nasconde le caratteristiche naturali del legno e garantisce al contempo una resistenza adeguata per un utilizzo quotidiano. Tale struttura collega gli inginocchiatoi ai posti a sedere, facendo di ogni panca un pezzo a sé stante. La collaborazione con il team di Swift Horsman ha permesso di sviluppare complesse attrezzature di montaggio per una corretta gestione del processo di incollaggio, parte integrante del progetto.
Il dettaglio più affascinante è l’elemento lineare in frassino, di appena 0,6 mm, laminato negli strati di noce nero, che si riallaccia all’antica tradizione dell’intarsio reinterpretandola con una forma contemporanea e scultorea.<0} Se a distanza è quasi impercettibile, più ci si avvicina agli arredi, più questo particolare appare evidente e d’impatto, svelandosi discretamente come una sorpresa nell’effetto d’insieme. Questa tecnica artistica ricorre in tutti gli arredi e si manifesta più esplicitamente nel seggio centrale dei monaci, dove l’angolo di laminazione incrocia la curva dello schienale, creando un effetto ondulato nell’impiallacciato di frassino e facendo convergere l’attenzione sul sacerdote che predica.
I nuovi arredi si inseriscono perfettamente nel concept iniziale di Pollen, rispondendo al contempo alle esigenze pratiche di una funzione religiosa. A Thomas Heatherwick, al suo team e a Swift Horsman va il merito di aver realizzato una soluzione originale e di alta qualità sia dal punto di vista progettuale che in termini di cura artigianale.
Per maggiori informazioni sulle latifoglie americane e sulle relative applicazioni, visita il sito: www.americanhardwood.org
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