© dario curatolo
23/12/2011 - Si è inaugurato il 21 dicembre il Nuovo Teatro dell’Opera di Firenze firmato Paolo Desideri, un grande progetto di architettura contemporanea per il quale sono stati scelti il colore e la materia sostenibile di Oikos che da quasi trent’anni fa dell’etica e del rispetto ambientale i suoi valori fondamentali.
E’ un progetto importante, che sarà completato definitivamente alla fine del 2012, un battesimo in tempi record che rappresenta una vittoria contro il tempo. E' possibile dunque operare nei tempi stabiliti, anche nel caso di un grande progetto quando,come dice lo stesso Paolo Desideri, “si verificano le condizioni di una efficace integrazione tra Amministrazione, Impresa e Progettista. E quando, ovviamente, in ognuno di questi tre ambiti le competenze specifiche siano espressione di eccellenza”.
Il progetto si inserisce nella zona che unisce la Firenze storica con l’areaverde del Parco delle Cascine, creando un passaggio graduale “attraverso una sequenza di terrazze e piazze e giardini sopraelevati”. Con il Teatro dell’Opera “la città si arricchisce di spazi pubblici che porteranno un grande ritorno in termini di riqualificazione dello spazio urbano circostante, anche grazie all’adiacente Stazione Leopolda, importante contenitore di eventi culturali”.
Si conferma la grande intesa che si è stabilita tra Oikos e i grandi nomi dell’architettura contemporanea, una collaborazione basata sulla capacità di dare risposte concrete alle diverse esigenze di progettazione, con rivestimenti unici in grado di suggestivi effetti cromatici creati su misura per il progettista ma sempre rispettosi dell’ambiente. Come dice l’architetto: “Con la Oikos abbiamo la possibilità di sviluppare i prodotti come in una bottega artigiana. Mille prove fino ad individuare il colore e il prodotto assieme ai tecnici. Ma subito dopo la garanzia di un prodotto industriale di grande affidabilità. L’altra grande garanzia con Oikos sono i corsi di istruzione per i posatori, specifici per il prodotto messo a punto con noi”.
Nascono da questa stretta collaborazione i rivestimenti del Teatro dell’Opera, come la finitura per la porzione di sfera prevista all’interno dell’Auditorium realizzata dopo un’attenta analisi dello spazio, delle luci naturali e dell’illuminazione artificiale. Un prodotto creato su misura e derivato da uno studio specifico effettuato direttamente in cantiere. Una risposta alle esigenze dell'architetto: ”le tinteggiature Oikos utilizzate sono perfette rispetto al problema che avevamo di dare una caratterizzazione “materica” a grandi superfici. Come nel caso della grande semisfera con la quale la sala 1800 affiora nell'atrio, che volevamo caratterizzare come unitaria, brillante e preziosa. I tre strati di vernice oro (zecchino, antico e platino) che si sovrappongono in semitrasparenza uno all’altro, restituiscono un sorprendente effetto materico in spessore”. Oikos ha realizzato anche i colori dei soffitti della platea e del foyer di ingresso, mentre per gli esterni è stato scelto un prodotto che rievocasse l’effetto del ferro vissuto e la suggestiva sensazione del tempo che passa.
Un progetto contemporaneo che non dimentica l’ambiente: “A cominciare dalle tinteggiature abbiamo adottato, ovunque possibile, materiali naturali certificati. Oltre alle tinteggiature è il caso delle finiture lignee di sala dove domina il legno di pero”.
Oikos per l’architettura: dal 1984 continua a raccontare la sua storia di ricerca e sostenibilità, di passione per l’arte e per l’uomo.
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