21/02/2012 - Lo Shard London Bridge, firmato da Renzo Piano, si avvicina a grandi passi al momento dell'inaugurazione, in tempo per assistere, dal suo punto di vista privilegiato, alle Olimpiadi 2012 nella capitale inglese.
Inizialmente chiamato London Bridge Tower, il nuovo edificio, con i suoi 87 piani (di cui 72 abitabili) per 306 metri d’altezza (310 con l’antenna), sarà la torre più alta dell'unione Europea, superando l’attuale primato della Commerzbank Turm di Francoforte.
I lavori procedono velocemente nella zona di Southwark, a sud del Tamigi, nel nuovo quartiere che si sta ridisegnando attorno alla London Bridge Station, candidata a divenire uno snodo internazionale ancora più importante durante l'appuntamento olimpico.
The Shard, "la scheggia" come è stato sinteticamente ribattezzato dai londinesi, sarà proprio una scheggia infilzata nel cielo nuvoloso (non solo metaforicamente) della City. Niente a che vedere con la forma del ben più tondeggiante (e goffo) Gherkin, appunto "cetriolo", ovvero il 30 St Mary Axe di Norman Foster.
L'occasione Olimpica, alla quale l'Italia ha prudentemente deciso di rinunciare proprio in questi giorni, può sicuramente mettere in moto iniziative temerarie, come queste, ma nel cielo nuvoloso dell'Europa di questi anni bisogna fare attenzione al significato dei simboli. Spesso le torri diventano simboli arroganti e aggressivi di potere, egocentrici ed ermetici, come lo stesso Renzo Piano ha ricordato parlando del suo progetto.
La scheggia lanciata nel cielo d'Europa sarà senza dubbio la nuova protagonista dello Skyline della City e rappresenterà il volto ottimista dell'Europa nel mondo ma dovrà fare molto di più per non trasformarsi in gigantesco anacronismo o in una moderna Torre di Babele.
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