29/02/2012 - Sono iniziati i lavori del nuovo
Taipei Performing Arts Center, progettato dallo studio
OMA.
Il 16 febbraio scorso il presidente di Taiwan, Ma Ying-jeou, insieme al sindaco della città hanno inaugurato il cantiere del centro, per cui nel 2009 lo studio olandese si era aggiudicato il primo premio al
concorso internazionale. Erano presenti alcuni componenti di OMA, tra i quali lo stesso
Rem Koolhaas, e i partner locali di
Artech Architects.
Il design che Koolhaas e i suoi hanno pensato per il TPAC è rivoluzionario e spettacolare, Il progetto immagina tre teatri comunicanti, “utilizzabili” individualmente o in combinazione con gli altri. Il teatro principale è dotato di 1.500 posti a sedere, mentre gli altri due ne ospitano rispettivamente 800.
I volumi dei due teatri più piccoli si inseriscono all’interno di un cubo centrale, avvolto da una superficie ondulata in vetro, all’interno della quale i tre palchi vengono messi in comunicazione formandone uno più grande.
Il “cubo” è collocato su un basamento rialzato, in modo tale preservare l’area tradizionalmente occupata dal vicinissimo mercato locale. Nel complesso la struttura occuperà uno spazio ampia 40,000 metri quadri.
“Unire gli ambienti favorisce la possibilità di intraprendere nuove sperimentazioni teatrali”, spiegano i progettisti di OMA. Inoltre, un percorso aperto al pubblico all’interno del “cubo” darà modo ai visitatori di osservare parti del backstage tradizionalmente inaccessibili agli spettatori.
Il progetto dovrebbe essere completato nel 2015. Il budget di costruzione si aggira intorno ai 140 milioni di euro.