28/02/2012 -
Wang Shu, fondatore dello studio
Amateur Architecture Studio, è il primo architetto cinese ad aggiudicarsi il Pritzker Prize, il premio Nobel dell’architettura, che l’anno scorso era andato al portoghese
Eduardo Souto de Moura.
La cerimonia ufficiale è in programma a Pechino il prossimo 25 maggio. Una scelta precisa, quella di ambientare la cerimonia ufficiale per la prima volta in Cina, che viene ancor più rafforzata dal premio a
Wang Shu.
“Il fatto che un architetto cinese sia stato selezionato dalla giuria – ha dichiarato
Thomas J. Pritzker – rappresenta la consapevolezza del ruolo che la Cina giocherà nello sviluppo dell’architettura nel futuro e dell’importanza che lo sviluppo delle città cinesi rappresenta per questa regione e per il mondo intero”.
“L’architettura di Wang Shu apre nuovi orizzonti e allo stesso tempo ha a che fare con il contesto e la memoria. I suoi edifici hanno l’abilità di evocare il passato pur senza citare direttamente la storia“.
Nato, cresciuto e formatosi in Cina, dal 2000 è direttore del dipartimento di architettura della China Academy of Art della sua città, Hangzhou, ma annovera nel prestigioso curriculm accademico molte esperienze come visiting professor in università asiatiche e americane, tra le quali anche Harward.
L'architetto, che ora ha 48 anni, nel 1997 ha fondato, con la moglie Lu Wenyu, lo studio
Amateur Architecture, con sede a Huangzhou. Tra i principali progetti dello studio, ricordiamo la
biblioteca del Wenzheng College dell’Università di Suzhou, in gran parte ipogea per ridurre l’impatto sul paesaggio, e lo
Xiangshan Campus della China Academy of Art a Huangshou, per il cui tetto – sempre in un’ottica di risparmio – sono state recuperate più di due milioni di piastrelle dalle case tradizionali in demolizione.