13/02/2012 - Giocare, toccare, sentire, sperimentare. Piccoli creativi si allenano a diventare architetti, progettisti, inventori, ma anche cuochisopraffini, luminari della scienza, ballerini acrobatici o ammaestratori di belve feroci. Qualunque sia il futuro che li aspetta, Laminam ha pensato a loro. Per spronarli a far volare la fantasia e per aiutarli a sviluppare la creatività nascosta in ogni bambino e bambina, ha proposto ai più piccoli, nel suo showroom milanese, i laboratori tattili progettati secondo il metodo Munari.
“Le superfici sono tutte uguali?”, workshop per bambini dai 3 anni in su progettato e condotto da Cristina Bortolozzo, operatore certificato Master Metodo Bruno Munari®, ha preso spunto dalle “texture” - uno dei più famosi laboratori ideati dal grande designer, artista e pedagogo.
Quello che oggi è conosciuto come il “metodo Bruno Munari” è un percorso di scoperta basato sul “fare arte” nel senso di techné, termine con cui nell'antica Grecia si indicava “fare con perizia”, e nel senso di asobi, in giapponese “provare piacere nel gioco”. Un’esperienza che permette di intuire, verificare e comprendere molteplici soluzioni, sviluppando una visione ampia e trasversale e un pensiero progettuale. Liberi dal giudizio ci si avvicina a materiali, superfici e forme, si sperimentano le tecniche che diventano elemento fondante del “saper fare”, scoprendo competenze inaspettate e cogliendo l'aspetto metaforico della realtà attraverso il gioco, condizione base di tutte le attività creative.
I laboratori si sono tenuti nelle giornate del 22 e del 29 gennaio 2012 e hanno coinvolto bambini divisi in due fasce d'età, dai 3 ai 5 anni e dai 6 ai 10. Per i geni in erba è stata un’occasione per “ascoltare” con le mani, scoprire le diversità e conoscere il mondo che li circonda, esplorando i materiali e giocando con le texture.
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