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Da oggi 23 febbraio a Mendrisio presso l’Accademia di architettura si apre la mostra Luigi Moretti architetto. Dal razionalismo all’informale, dedicata all’opera di una figura emblematica e complessa del dopoguerra italiano.
Al fine di ricostruirne il pensiero, la poetiche e le scelte progettuali, Palazzo Canavèe ospiterà l’esposizione di disegni, fotografie e modelli conservati presso l’Archivio Centrale dello Stato di Roma e l’Archivio privato Moretti Magnifico, cui si affiancheranno le restituzioni prodotte dagli stessi studenti dell’Accademia di architettura di Mendrisio.
La mostra si presenta raggruppata in aree tematiche che ripropongono le diverse fasi di riflessione e studio di Luigi Moretti, a cominciare dall’interesse verso Michelangelo e l’architettura barocca, alla propensione per il metodo scientifico fino all’indissolubile relazione con la storia dell’arte e all’attrazione per le forme sperimentali in campo artistico e in ambito architettonico.
Annoverato tra i grandi maestri del Novecento, Luigi Moretti ha energicamente condotto la sua ricerca dagli anni Trenta fino al 1973 anno della sua scomparsa. La sua figura è stata protagonista durante il regime fascista ma anche nel dopoguerra e nella ricostruzione ma obiettivo principale della mostra consiste nella dimostrazione dell’altissima qualità delle sue architettura piuttosto che nell’interpretazione ideologica del suo operato.
In esposizione numerosissimi schizzi di idee a matita, prospettive a tempera, elaborati di progetto, modelli in legno oppure in gesso fino agli studi e alle pubblicazioni che connotato la sua intensa attività professionale.
La mostra promossa dall’Accademia di architettura, Università della Svizzera italiana, e dalla Fondazione Archivio del Moderno di Mendrisio, in collaborazione con il MAXXI Museo Nazionale, è il risultato un progetto di ricerca quadriennale curato da Bruno Reichlin e Letizia Tedeschi .
Dopo l’inaugurazione avvenuta ieri alle ore 19.00 presso la Galleria dell’Accademia di architettura l’iniziativa resterà aperta ai visitatori fino all’8 aprile prossimo.
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