09/03/2012 - Le Grotte della Civita nei Sassi di Matera è un progetto ricettivo nato per proporre un’esperienza di ospitalità irripetibile, non classificabile in “stelle” e lontana da qualsiasi concetto tradizionale di lusso, tanto che, il New York Times lo ha giudicato tra le più straordinarie destinazioni al mondo, il Times tra i dieci alberghi più belli del panorama internazionale e la guida Tatler di Condé Nast l’ha inserito tra i cento alberghi più belli del pianeta.
Nel 1993 l’Unesco ha dichiarato i Sassi di Matera patrimonio dell’umanità, permettendo così di valorizzare l’eccezionalità e l’unicità di questi luoghi, dove le abitazioni si confondono con la roccia o si aprono in ampie grotte, in alcune delle quali monaci cristiani dell’Alto Medioevo realizzarono Chiese Rupestri, monumenti che ancora oggi, a distanza di secoli, restituiscono la loro bellezza.
Nella città, la parte più antica dei Sassi, nelle grotte che si affacciano a strapiombo sul fiume Gravina, di fronte alla drammatica scenografia del Parco della Murgia e delle sue Chiese Rupestri, Sextantio ha realizzato Le Grotte della Civita, una struttura alberghiera unica, con diciotto stanze all’interno di enormi grotte, caratterizzate da un restauro conservativo estremo, utilizzando unicamente materiale secolare di recupero, dai pavimenti agli arredi, fino alla biancheria proveniente dagli antichi crolli nuziali.
Il progetto porta la firma di Daniele Khilgren e Margareta Isabel Berg, direttori artistici, con la collaborazione dello studio Spa-progetti di Matera.
La struttura, che ha una capienza complessiva di quaranta ospiti, si sviluppa su tre livelli, collegati da uno scalone e da un sistema di terrazze dalle quali si accede indipendentemente alle singole stanze. Tutti gli ambienti esterni, fra cui l’ampia terrazza d’ingresso, un giardino che ospita piante e fiori tipici dell’ambiente della Murgia e un orto, si affacciano a strapiombo sulla gola scavata dal fiume Gravina, di fronte alla drammatica scenografia del Parco della Murgia e delle sue Chiese Rupestri.
Le grotte sono state restaurate e arredate estremizzando la filosofia del recupero conservativo. Gli arredi, dalle linee essenziali e privi di decorazioni, sono realizzati con legni secolari di recupero seguendo le antiche tecniche artigianali; la biancheria di lino proviene da crolli nuziali di inizio Novecento ed è stata interamente cucita a mano. Per coerenza ai principi che hanno ispirato il progetto nelle stanze non sono previsti televisori e frigobar. Ogni grotta è dotata di moderni impianti di riscaldamento con pannelli radianti a pavimento, di un impianto di raffreddamento e della connessione a internet.
Gli ospiti, nella grotta, trovano sempre acqua fresca, frutta di stagione, decine di candele accese e oli essenziali delle Murge che profumano l’ambiente. La mattina, nell’antica e suggestiva Chiesa Rupestre del XIII Secolo è servita la colazione con dolci, biscotti, marmellate, formaggi e salumi prodotti da un’azienda biologica del territorio. La sera, di fronte all’enorme camino scavato nel tufo, è possibile fare degustazioni di prodotti e vini lucani.
Fonte: Le Grotte della Civita
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