Living Divani, Stand al Salone Internazionale del Mobile 2012
07/05/2012 - Fiorisce dalla curiosità e dalla voglia di sperimentare, di instillare nel proprio universo geometrico - abitato da arredi leggeri e confortevoli - nuove tipologie, materiali, equilibri, la nuova collezione di Living Divani, la dinamica e vivace azienda che ha fatto dell’imbottito il proprio trademark.
Impegnata negli ultimi anni in un percorso di apertura internazionale e di talent scouting tra le nuove leve del design, nel 2012 Living Divani allunga ulteriormente il proprio raggio d’azione, protende lo sguardo verso orizzonti lontani ricercando in tutto il mondo i contatti, le ispirazioni, le idee-chiave per rinnovare il proprio habitat. Rapporti illuminanti che si rafforzano, come quello con il proprio art director Piero Lissoni, ma anche riavvicinamenti e nuove scoperte: relazioni, culture, sensibilità, esperienze si intrecciano nei nuovi prodotti in cui traspare un mix di magia e desiderio, di leggerezza ed effetto cocoon.
Regge i fili di questi nuovi scambi Carola Bestetti, seconda generazione Living Divani, che con entusiasmo e capacità di confronto porta avanti una tradizione importante raffrontandosi con le dinamiche di un mercato in continua metamorfosi.
Una ventata di femminilità, di sensibilità estetica e di apertura verso nuove aree del mappamondo, che trasmette il desiderio di catturare le nuove tendenze in atto e instaurare nuove collaborazioni in punti strategici, in particolare l’Asia che oggi rappresenta uno dei terreni più fertili per il design.
Interprete principale dello stile Living Divani, Piero Lissoni allarga quest’anno la grande famiglia di imbottiti del marchio con il nuovo divano Rod, che si differenzia per lo schienale sottile, una scocca leggera ed aerea su cui poggiano invitanti cuscini. Rialzato su piedini in acciaio cromato di diametro 12 mm avvitati alla struttura portante, Rod è proposto in misure fisse, che lo declinano in poltrona, panca e divano due o tre cuscini disponibile in due profondità. La sua nota distintiva è la possibilità di differenziare il rivestimento della scocca da quello dei cuscini – arricchiti dal dettaglio di trapuntatura e dai bottoni a vista - mescolando le finiture, con accattivanti effetti bicolore e bimateriale e suggestivi accostamenti pelle/tessuto.
Per la zona notte, nascono dalla mano di Piero Lissoni i nuovi Chemise Bed e Chemise Sofa-Bed, un letto e un divano letto che riprendono le linee morbide ed avvolgenti e il design rassicurante e di memoria del divano da cui derivano, progettato nel 2010. Forme minimali si accompagnano in questi prodotti con un maggiore comfort visivo, per chi non vuole rinunciare alla morbidezza ed armonia Living Divani anche nelle proprie notti, e nei propri sogni.
E’ creata invece dal designer milanese Francesco Rota, esperto nel dosare connotazioni neo-borghesi con un senso di relax più informale, la graziosa famiglia di sgabelli Hinge con struttura metallica sottile, che sfoggia una misurata eleganza. 4 gambe leggere, collegate orizzontalmente a fornire dei comodi appoggi per i piedi, sostengono una seduta imbottita rettangolare leggermente curvata, in diversi colori, e costituiscono l’ideale prolungamento e accompagnamento della famiglia di tavolini Hinge, presentata nel 2010.
Living Divani torna a lavorare anche con Nathan Yong, designer asiatico i cui progetti derivano da un processo di pensiero emozionale influenzato dalla società e dalla cultura di Singapore e che ritrova le sue radici nell’esperienza dell’infanzia. La libreria Off Cut è realizzata assemblando ad incastro pezzettini di legno massello di noce o rovere che costituiscono gli scarti della lavorazione delle assi di legno utilizzate per la creazione di elementi d’arredo. Una costruzione leggera ed eterea che vive per sottrazione, una maglia sottile che sorregge invisibili piani in vetro e che dà una seconda vita ad elementi altrimenti destinati al macero, in un’ottica di riciclo e di rispetto per l’ambiente. Puntano invece sulla matericità i tavolini Stack Table, composti da un set di 3 contenitori impilabili di altezza diversa, con struttura a cavalletto e ripiani colorati, da divertirsi a spostare ricercando la propria configurazione preferita.
Allude al mondo dell’infanzia e dei cartoni animati, a forme stilizzate di animali disegnati dalla mano di un bambino, la famiglia di tavolini in varie altezze Rabbit and Tortoise Collection di Studio Juju, il nome dietro cui si celano i giovani progettisti Timo Wong e Priscilla Lui, anche loro con base a Singapore. 7 tavolini diversi per forma e dimensioni sono pensati per essere disposti in modo fluido nello spazio, consentendo modalità di interazione sempre nuove e da sperimentare con le persone che si siedono lungo le loro curve, e li utilizzano nella loro vita quotidiana. Se il modello Rabbit ha una forma organica che ricorda un coniglietto con le due lunghe orecchie rialzate, il modello Tortoise allude ad una buffa tartaruga con testa e guscio, mentre tre tavolini Round A, B, C e due Long A e B di diversa altezza e dimensioni completano le possibili configurazioni, arricchendone lo spettro di possibilità compositive.
Continua nel 2012 anche la collaborazione con il designer emergente Victor Vasilev, nato in Bulgaria, cresciuto in Israele, formatosi in Danimarca ed ora attivo a Milano, che replica il successo della libreria Bukva con il nuovo Tavolino B2 che racchiude riviste ed oggetti in un gioco di piani in movimento, tra pannelli di diverse altezza e dimensioni che si istaurano su una base quadrata. Disponibile in un’unica versione da 84x84cm che può vivere da sola o replicata più volte a creare una composizione più ampia, B2 ricorda un’architettura in miniatura, che regala prospetti diversi da ogni punto di vista la si guardi.
Nasce invece dall’estro e della fantasia di Giopato&Coombes, giovane duo di progettisti di cui lei italiana e lui inglese, la poltrona Kiru, il cui nome deriva dalla radice della parola giapponese Kimono, che significa vestire. Raffinata, dal portamento e dalla grazia impeccabili, ha forme morbide ed ampie e si contraddistingue per il dettaglio sartoriale del tessuto che si ripiega sui lati e sul retro come un abito di alta moda. Un’estetica forte e decorativa, ottenuta a partire da un ragionamento sulla tecnica costruttiva: la struttura interna è un inserto in tubolare d’acciaio con imbottitura schiumata in poliuretano espanso, meticolosamente avvolta da un tessuto semplicemente ripiegato, senza apparenti cuciture.
Tra le nuove scoperte 2012 figura il giovane designer italiano Mario Ferrarini, classe 1978, che plasma la forma continua del suo tavolino-sgabello Kalè utilizzando un materiale composito tecnologicamente avanzato, il Crystalplant. Un oggetto che evoca mondi celesti, un habitat spaziale di linee purificate studiate sulla geometria elementare del cerchio. Addolcito da un cuscino circolare, che si dispone in modo asimmetrico sulla seduta svasata, diviene un pratico sgabello. Utilizzabile da solo o a completamento di ambientazioni già esistenti, Kalè è particolarmente suggestivo in piccoli gruppi, a creare un immaginario paesaggio floreale in continuo mutamento
Questi i nuovi progetti 2012 firmati Piero Lissoni, Francesco Rota, Nathan Yong, Studio Juju, Victor Vasilev, Giopato&Coombes e Mario Ferrarini che sono stati ammitrati nello stand di Living Divani al Salone, in un mix con i prodotti più celebri già esistenti a catalogo.
Questi i prodotti di Living Divani al Salone del Mobile 2012: un racconto a più voci, una sequenza di pezzi da accostare, coordinare, riconfigurare all’infinito, caratterizzati da studiate geometrie, pulizia di linee e purezza di proporzioni, per un ambiente di vita minimale, si, ma ricco di suggestioni e di altissima qualità.
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