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29/06/2012 - Da domani 30 giugno la Fondazione Emilio e Annabianca Vedova apre al pubblico fino al prossimo 25 novembre la mostra ‘Aldo Rossi. Teatri’, che vedrà esposti nello spazio del Magazzino del Sale una selezione di quindici progetti dell’architetto milanese sul tema teatrale. Il progetto è curato da Germano Celant, mentre l’allestimento è stato affidato allo studio Gae Aulenti Architetti Associati.
La rassegna raggruppa per la prima volta i disegni, gli schizzi, i modelli e gli studi di progetti di strutture teatrali, ideate tra i primi anni Sessanta e il 1997. La tipologia architettonica del teatro ha fortemente caratterizzato l’opera e la ricerca di Aldo Rossi, dal progetto per il Teatro Paganini a Parma (1964), al Teatro del Mondo presentato a Venezia (1979), al Teatro Carlo Felice di Genova(1983-1989).
Il maestro si esprime sulla creazione di un teatro come opera architettonica e concezione di spazio:
'Costruire il teatro; gli esempi storici li incontravo tutti nella terra padana e si confondono e si sovrappongono come la musica dell’opera lirica nelle feste di paese: Parma, Padova, Pavia, Piacenza, Reggio e ancora Venezia, Milano e tutte le capitali padane dove il teatro accende le sue luci nella nebbia persistente. La stessa nebbia che penetra, come l’effetto di una macchina teatrale, nella galleria milanese' (Autobiografia Scientifica, Pratiche ed. 2002, p.41).
In occasione della mostra è stato riprodotto in grande scala un modello del Teatro del Mondo, come quello portato a Venezia per la prima volta durante la Biennale Teatro del 1979-1980: con un’altezza di 5 metri il noto teatro a pianta centrale accoglierà i visitatori riaccendendo la memoria sull’architettura più famosa di Aldo Rossi.
Le opere esposte provengono da collezioni pubbliche e private, tra cui quelle conservate presso la Fondazione Aldo Rossi (Milano), la Fondazione Teatro La Fenice, il MAXXI – Architettura (Roma), il Museo Alessi (Suna-Verbania) e gli archivi di Molteni & C. (Giussano), Unifor (Turate) e Bruno Longoni Atelier d’Arredamento (Cantù).
Un volume pubblicato da Skira accompagnerà l’iniziativa con una raccolta di 300 immagini dei progetti dell’architetto, con i suoi scritti e testi di Germano Celant e Alberto Farlenga.
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