18/07/2012 - Si apre oggi negli spazi del Museo Carlo Bilotti di Villa Borghese a Roma, la mostra Nadir Afonso. Architetto, pittore e collezionista, nata da un’idea di Stefano Cecchetto. La retrospettiva, dedicata all’architetto e artista portoghese che ha collaborato con Le Corbusier ed Oscar Niemeyer, resterà aperta fino al prossimo 30 settembre per rendere omaggio, alla sua ricerca e alle sue frequentazioni culturali.
Il progetto della mostra è stato pensato già due anni fa per volere della Fondazione Nadir Afonso, istituita dallo stesso architetto, in occasione dei suoi novant’anni con l’obiettivo di promuovere mostre di respiro internazionale.
Architetto, pittore e filosofo, Nadir Afonso nasce a Chaves il 4 dicembre 1920 e si laurea in Architettura a Oporto, dopo di che si trasferisce a Parigi dove collabora con Le Corbusier dal 1946 al 1951; successivamente parte per Rio de Janeiro e ha l’opportunità di collaborare con Oscar Niemeyer per tre anni.
Torna a Parigi nel 1954 e stringe amicizia con numerosi artisti importanti tra cui Pablo Ricasso, Max Ernst, Giorgio de Chirico, Max Jacob, Fernand Leger: questi lo avvicinano al mondo dell’arte e della pittura, che dal 1965 diventano le attività cui Afonso si dedica prevalentemente, spaziando dall’astrattismo al costruttivismo.
Tra le numerose opere esposte si potrà da oggi lasciarsi affascinare dai vorticismi cromatici e dalle geometrie delle città di Nadir Afonso, che rimandano alla sua ricerca di uno spazio nuovo e strutturato, seppur apparentemente in divenire: da Florenca a Kuala Lumpur, da Detroit a Toronto (opere recenti), le composizioni si presentano sospese nello spazio e quasi evanescenti, rivelatrici del suo personale linguaggio metafisico.
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