Stone Escape - Kengo Kuma © Redazione Archiportale
26/09/2012 - Nuovi appuntamenti, affermati progettisti e suggestive installazioni arricchiscono il programma di Bologna Water Design 2012, l’iniziativa dedicata all’acqua e all’outdoor che anima il centro storico di Bologna già da ieri, giornata d’apertura con l’intervento di Philippe Daverio Breve processo all’eccesso del cesso.
L’evento post-fiera patrocinato dal Comune di Bologna, dalla Provincia, dalla Fondazione Cineteca di Bologna, da Bologna Welcome, dal Museo Internazionale e Biblioteca della Musica di Bologna, dall’Ordine Architetti, dall’Ascom e quest’anno, anche dal Cersaie, coinvolge noti progettisti del panorama internazionale, aziende leader del settore e location prestigiose. Luoghi d’arte, palazzi storici, giardini e studi d’architettura e design ospitano fino a sabato 29 settembre affascinanti interpretazioni del tema dell’acqua, elemento fondamentale della storia della città di Bologna, attraverso mostre, installazioni e prodotti innovativi.
Tra i protagonisti di Bologna Water Design 2012 Mario Bellini con l’installazione ‘Specchio delle mie brame’; Kengo Kuma con ‘Stone Escape’; Mario Cucinella con 'Smart H2OME'; Michele De Lucchi e Lorenzo Palmieri con il 'Concerto di Gocce d’Acqua'; Diego Grandi con ‘Break in Blue’; Open Project con 'Re-Wat' e Bscape con 'Nessie'.
L’installazione di Mario Bellini è realizzata in collaborazione con Platek Light e Polyglass – Gruppo Mapei: il pavimento di una delle sale dell’ex Ospedale dei Bastardini è rivestito con uno specchio che riflette dieci lunghe aste luminose danzanti.
Stone Escape di Kengo Kuma, nata dalla collaborazione con Il Casone, Agape e Mapei, occupa un’altra sala dell’ex Ospedale dei Bastardini, mettendo in scena il racconto di due elementi della natura tra loro opposti, l’acqua e la pietra.
Smart H2OME di Mario Cucinella, in collaborazione con Seves Glass Block e Rak Ceramics, vuole sensibilizzare la popolazione al consumo consapevole dell’acqua, soprattutto tra le mura domestiche, illustrando, presso l’Ex Ospedale dei Bastardini, soluzioni tecnologiche che riducono i consumi anche del 70%.
Michele De Lucchi e Lorenzo Palmieri, con Hera e Rubinetterie Stella, presentano presso il Museo della Musica una performance di gocce d’acqua che cadono da altezze differenti su oggetti e materiali selezionati che ne producono suoni diversi.
Break in Blue di Diego Grandi in collaborazione con Lea Ceramiche ridisegna lo spazio della corte dell’ex Ospedale dei Bastardini con l’impiego di pannelli colorati nei toni del blu delle dimensioni di specchi d’acqua.
Open Project presenta, invece, un gioco di parole esprime la rilettura di un oggetto d’uso comune come l’ombrello che assume la funzione metaforica di raccolta dell’acqua e non di riparo.
Nessie dello studio Bscape ripercorre il percorso di un corso d’acqua che diventa oggetto trimensionale dalle molteplici funzioni legate agli spazi aperti, da seduta a fontana, zona di sosta.
Oggi l’ex Ospedale dei Bastardini ospita anche la videoinstallazione ‘CanvasBlackout’, durante la quale l’acqua si trasforma in tela pittorica dove luci, colori, oggetti, materiali una volta immersi assumono nuovi significati dalle difformi interpretazioni.
Domani 27 settembre, invece, è prevista la video-installazione ‘Eau du cinema’ di Francesca Zerbetto, che consiste in un montaggio divertente di scene tratte da diverse pellicole che raccontando l’acqua nelle sue accezioni più varie, dal gioco, alla seduzione, alla paura, alla morte.
Il Refettorio dell’ex Ospedale dei Bastardini ospiterà sempre domani, alle ore 16:00 la sfida di Design Challenge 2012, il contest di creatività e improvvisazione progettuale che vedrà designer impegnati in 8 squadre, composte da 1 a 3 concorrenti ciascuna.
Bologna Water Design 2012 coinvolge anche le scuole di design e i giovanissimi grazie alla partecipazione di Domus Academy, IED, Facoltà di Bolzano, Scuola Politecnica e L.UN.A., che fino al 29 settembre espongono progetti e prodotti innovativi presso Libera Università delle Arti di Bologna L.UN.A.
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