Hansgrohe, Axor Starck Organic
04/10/2012 - E' il primo e unico miscelatore al mondo che consumo di 3,5 lt/min (contro i 7-8 lt/m della rubinetteria classica). Il miscelatore da lavabo Axor Starck Organic by Hansgrohe stabilisce il nuovo standard di consumo a 3,5 litri al minuto grazie al nuovo diffusore: non un getto unico o "rotto" da una griglia/aeratore ma una vera e propria micro-doccia con 90 ugelli capaci di dare corpo e piacevolezza anche a un flusso d'acqua minimo. Dall'apertura la manopola di regolazione si arresta a 3,5 lt, e solo con un'ulteriore rotazione arriva a 5 lt/m. Insomma: per "sprecare" più acqua bisogna proprio volerlo!
Comandi separati di flusso e temperatura
Per la prima volta in un miscelatore vengono separati i regolatori di temperatura e di flusso. La manopola che regola il calore dell'acqua è infatti collocata sulla "testa" della rubinetteria. Un invito a "usare la testa" e a pensare a quale temperatura si desidera l'acqua prima che il flusso venga aperto! Una sottile linea colorata che degrada dal verde all'arancio indica la posizione più "ecologica" che prevede il prevalente utilizzo di acqua fredda. Una volta impostata la scelta della temperatura la manopola potrà essere lasciata in questa posizione anche a lungo! non dovrà essere per forza toccata ad ogni utilizzo e permetterà -ad esempio- di evitare l'accensione indesiderata della caldaia... La manopola di apertura e regolazione del flusso d'acqua è posta direttamente sulla bocca di erogazione. Una posizione completamente innovativa ma anche intuitiva e semplice, che permette fra le altre cose di non sgocciolare tutto il corpo del miscelatore nel chiuderlo!
Un design che modifica la gestualità e l'ergonomia di utilizzo
La manopola di apertura posizionata accanto alla bocca di erogazione impone una nuova gestualità, ancora più intuitiva in termini ergonomici. Il getto è inoltre orientabile così da poter essere adattato alla geometria dei diversi lavabi in commercio.
Erogazione hi-tech con sistema anti-calcare
I 90 ugelli rivestiti in silicone che compongono la micro-doccetta di erogazione (gli stessi di un moderno soffione doccia Hansgrohe concentrati in 2,4 cm di diametro) danno vita a un morbido "spazzolino" che può essere facilmente sfregato con il pollice per eliminare eventuali residui di calcare.
Processo produttivo sostenibile e innovazioni tecnologiche
Il processo produttivo di Axor Starck Organic è pensato in termini di minimo impatto ambientale e ogni componente ha visto un abbattimento del 33% di ottone. L'assottigliamento del corpo di miscelazione ha anche consentito il passaggio dei flessibili di conduzione dell'acqua (calda/fredda) direttamente fino alla cartuccia di miscelazione, così che viene per la prima volta eliminato il contatto fra acqua e interno del miscelatore, prolungandone la durata e impedendo ogni possibile contaminazione da particelle di piombo o nichel.
Un progetto di Philippe Starck
Axor, il marchio design Hansgrohe, ha iniziato la sua collaborazione con Philippe Starck nel 1992 con un miscelatore dalla linea pulitissima, caratterizzata da una leva a joystick inizialmente legata al segno tutto starckiano della "piuma", tuttora un'icona della moderna progettazione del bagno.
Il nuovo miscelatore Axor Starck Organic nasce in primis come ripensamento della tecnologia di erogazione (e risparmio) dell'acqua: "Non un'operazione 'trendy' detestabile in particolar modo nel settore del bagno, dove semmai un miscelatore o un lavabo debbono avere come prima caratteristica la durata nel tempo" spiega il designer francese "Ma un lavoro importante verso una tecnologia più sostenibile, che possa funzionare ovunque nel mondo, anche dove c'è poca acqua. Una ricerca resa possibile dall'impegno etico di questa azienda e degli uomini che l'hanno resa ciò che è nel mondo. Lavoro con Klaus e suo figlio Philippe Grohe ormai da vent'anni e sono loro davvero riconoscente per avermi seguito nel mio percorso.
Da un punto di vista estetico oggi mi sento più vicino a queste forme organiche e sensuali che alle linee geometriche. Credo ci sia un gran bisogno di morbidezza e di archetipi naturali attorno, per vivere meglio. In questo oggetto, così tecnologicamente avanzato c'è qualcosa di antico e senza tempo, scultoreo e dolce come la linea di un albero o di un corpo umano.."
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