White Station, Finstral
07/12/2012 - La struttura White Station è stata realizzata a Rionero in Vulture, secondo principi di sostenibilità ambientale ed alta efficienza energetica, con il supporto tecnico del progettista CasaClima geom.Giuseppe Maulà e del bio-architetto Tiberio Fucci che ha curato anche l’arredamento e il lighting design.
Si tratta di una struttura annessa al Bar Buffet dell’antica Stazione ferroviaria inaugurata nel 1892 e che nel tempo è stata progressivamente ampliata. Gestita da oltre venti anni dalla famiglia Valenza, il Bar Buffet stazione è oggi un vero punto di riferimento e di incontro per tutta la collettività locale e del circondario. La struttura White Station è composta da due elementi, uno chiuso a vetri, inscritto in un quadrato di m 8 x 8 con superficie di 64 mq, e una parte adiacente, porticata, lunga 12 m e larga 3 che sviluppa 36mq. La parte porticata ha la funzione di filtro tra la sala white e il bar vero e proprio. Si tratta di sale e spazi coperti aggiuntivi rispetto a quelli già presenti e attualmente utilizzati.
La struttura portante della sala white station è interamente in legno lamellare è stata fornita dalla Abilegno, partner di Vitalegno. Sorretta da 4 pilastri con sezione 30 x 30 ai quattro cantoni, la copertura è ordita a ragnatela con travi ed elementi rompi tratta sagomati che prendono origine da una grande piastra centrale in ferro.
L’intera struttura è stata pensata e realizzata di colore bianco senza alcun pilastro centrale. Lungo il perimetro sono stati inseriti infissi in PVC Finstral serie Top 72 di colore bianco papiro, il coefficiente di trasmittanza termica Uf del telaio è uguale a 1,3 w/mqK, quello della superficie vetrata ha un valore Ug pari a 1,2 W/mqk per un totale Uw dell’ intero sistema di 1,5 W/mqK.
La scelta della stratigrafia dei vetri è stata condizionata dall’ esposizione della struttura e dalle normative vigenti sulla sicurezza, quindi si è optato per un vetro camera da mm 24 “Plus Valor”, raggiungendo buoni risultati sia per la protezione dal sole che per l’ isolamento termico-acustico. La struttura del vetro è del tipo VSG basso emissivo costituita da due lastre da mm 7 ed intercapedine di mm 12 con Gas Argon, questa stratigrafia fa si che il fattore solare g raggiunga un valore pari al 58%, che la trasmissione luminosa Tv sia uguale al 77% e che il potere fono isolante RW sia di 36 db.
Le quattro vetrate delimitanti la nuova struttura ricettiva, a causa delle loro eccessive dimensioni, sono modulari, una ha la parte superiore costituita da sei finestre a wasistas e parte inferiore a quattro quadri fissi, una ha otto quadri fissi a tutt’ altezza e due hanno un portone d’ ingresso principale a due ante, un portone ad anta unica per l’ accesso al personale, uno per l’ uscita d’ emergenza e quadri fissi a tutt’ altezza a chiusura tra i portoni. Tutte le aperture sono verso l’esterno e munite di maniglioni antipanico.
Il dimensionamento degli elementi è stato eseguito considerando il valore minimo e massimo di espandibilità dei nastri impiegati per la sigillatura perimetrale, nello specifico si è scelto un nastro auto espandente di 600 Pascal con espandibilità variabile da un minimo di mm 3 ad un massimo di mm 9 (λ ≤ 0,052 W/m*K e μ ≤ 100), questo ha fatto si che il nodo tra la struttura in legno ed il telaio infisso avesse una larghezza pari a mm 7 rispettando così quanto dichiarato dal produttore dei nastri. Nella parte inferiore, in fase di getto del cordolo perimetrale di calcestruzzo, è stato inserito un elemento isolante in legno di larice su cui poggiano i serramenti, questa scelta è stata necessaria per annullare il ponte termico del cordolo.
Sempre in prossimità del quarto lato inferiore si è utilizzato un nastro butilico per la sigillatura tra il listello in larice ed il telaio finestra, in più una pellicola impermeabile altamente traspirante (SD 0,2 m - 5 m). Il fissaggio è stato eseguito con turbo viti di lunghezza pari a mm 152 poste a cm 15 dagli angoli superiori dei telai ed interasse di cm 70 circa tra esse su tutti e quattro i lati. Il montaggio eseguito a regola d’arte, curato dal tecnico professionista nella posa dei serramenti di qualità CasaClima Geom. Giuseppe Maulà ha fatto si che le caratteristiche dei serramenti non venissero pregiudicate, la scelta dei serramenti, dei nastri e delle pellicole è stata decisiva per la tenuta all’aria dell’ involucro.
Il tetto è ventilato e traspirante; è stato realizzato con un pacchetto di copertura che contiene 10cm di fibra di legno che consente uno sfasamento termico di circa 9 ore. La camera di ventilazione è stata coperta con assito in larice su cui è stato posizionato il manto di copertura con doppia aggraffatura in alluminio Vestis Roof Patina con effetto rame inverdito, così come i pluviali, mentre i cantoni sono stati rivestiti con alluminio preverniciato bianco grigio. Per illuminare la struttura sia internamente che esternamente, ci si è avvalsi di sistemi a basso consumo, con tecnologia led.
Per l’esterno sono stati utilizzati 26 faretti ad incasso con ottica decentrata rgb+white che proiettano il fascio luminoso sui montanti degli infissi; all’interno streap led rgb nascoste sotto la volta, con ulteriori corpi illuminanti a sospensione lungo il perimetro ed elementi luminosi con led osram dimmerabili a temperatura luminosa di 4000° Kelvin progettati dall’architetto Tiberio Fucci che nel progetto di lighting design ha previsto anche l’uso di una centralina DMX. Completano gli effetti sei fioriere luminose che segnano lo spazio intorno ai tavoli.
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