26/03/2013 - CREaTE è una mostra che parte dalla filosofia progettuale di Philippe Starck che vede il pensiero e le idee essere superiori alle “cose”. Ed è proprio grazie alle idee che gli oggetti smettono la loro veste più consueta e tradizionale per assumere caratteristiche e funzioni nuove e imprevedibili, talvolta persino rinnegando la stessa materia di cui sono fatti. Come affermato dallo stesso Starck: «La mia natura un po’ sognatrice non mi ha mai indotto ad appassionarmi alla materia. Io amo lo spirito, l’immaterialità, l’evocazione, il movimento. Non sono interessato all’oggetto in sé, ma a ciò che c’é dietro. Nel mio modo di lavorare, non esiste oggetto che non nasca da un progetto, un concetto, un’etica, una visione. Un oggetto che non sia stato concepito secondo questi criteri non ha alcun valore, alcuna legittimità.»
Così la piastrella, dall'incontro tra il design più rivoluzionario al mondo e il riconosciuto know-how di Ceramica Sant'Agostino, è diventata flessibile, andando oltre la propria natura e diventando un must contemporaneo, destinato a superare indenne le mode passeggere. Un prodotto proiettato nel futuro, grazie alla tecnologia produttiva messa in campo da Ceramica Sant’Agostino, che potrà accompagnare ogni singolo individuo nel corso della propria esistenza.
FLEXIBLE ARCHITECTURE è una collezione rivoluzionaria, che sposta la piastrella dalla funzione tradizionale di semplice rivestimento decorativo ad un utilizzo strettamente progettuale, diventando così parte integrante dell'architettura stessa. Grazie a questa nuova concezione, la fuga - fino ad oggi elemento strutturale inevitabile e per certi versi “subìto” - si trasforma in linguaggio compositivo e materico, chiaro e volutamente evidente.
CREaTE, ospitata nella Galleria dell’Architettura della Triennale di Milano - nelle sale che furono disegnate da Gae Aulenti - è un vero e proprio manifesto di questa sorta di rivoluzione copernicana che cambia, con un processo irreversibile, il punto di vista nei confronti del rivestimento ceramico.
La mostra si articola attraverso un percorso - sviluppato su due sale - al quale si accede tramite una promenade, dove il visitatore viene accolto dalle prime parole con cui Philippe Starck ha voluto descrivere la nascita di FLEXIBLE ARCHITECTURE: «Ho scelto di disegnare un prodotto ceramico perché mi piacciono le belle storie. Immagino il primo uomo, la prima donna, che con del fango e dell’acqua miscelati e poi messi nel fuoco, in un forno, all’improvviso, hanno assistito al miracolo di questo meraviglioso materiale che prendeva forma. Tutto ciò è fantastico perché è aristocratico, nobile, perché è la storia stessa dell’umanità, perché è l’intelligenza, il genio dell’umanità.»
La prima stanza è un tributo alle origini della ceramica, ovvero i quattro elementi - terra, acqua, aria e fuoco - che sono alla base di questo straordinario materiale, antico come l’uomo. Al centro dello spazio, una speciale betoniera mescola con una grande pala tutti questi elementi, realizzando così la creta, o meglio, il fango – come lo chiama Starck – dal quale prende forma l’intero progetto. È una piccola magia, antica e quotidiana, che anticipa quella, rivoluzionaria, di FLEXIBLE ARCHITECTURE, cui il visitatore giunge attraverso un passaggio stretto, misterioso, quasi segreto. Ecco allora nella seconda stanza, finalmente, svelarsi il prodotto: dal fango all’architettura attraverso un’idea. Il pensiero di Philippe Starck diventa percorso fisico, spazio, linguaggio compositivo. Al centro, ospitata in una teca museale, l’incipit: la prima piastrella della collezione, dalla quale si sviluppano tutte le possibili declinazioni, in questo spazio esposte nelle diverse variabili cromatiche e compositive.
La mostra è un percorso, logico e anche un po’ inatteso, dove l’intelligenza e l’imprevedibilità delle soluzioni proposte da Philippe Starck incontrano una realtà manifatturiera fondata sull’etica del lavoro e della ricerca.
Ceramica Sant'Agostino al Fuorisalone
Triennale di Milano, Via Alemagna 6
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