15/04/2013 - Il Salone del Mobile rappresenta il primo appuntamento di Lapalma sotto l’egida della nuova art direction di Francesco Rota. L’azienda affronta il futuro con la forza dei giusti principi e con un progetto che mira a costituire innanzitutto un’immagine coordinata e definita in grado di comunicare non una serie di prodotti, ma un vero universo di valori, in cui il cliente possa riconoscersi e identificarsi.
Le novità riguarderanno sia la presenza sul mercato, sia la proposta di prodotto, sia la comunicazione aziendale. La collezione esistente sarà analizzata e selezionata; verranno aggiunti nuovi prodotti disegnati ad hoc e nuove famiglie di complementi d’arredo, anche destinati ai nuovi mercati, al fine di ottenere prodotti che si distinguano per identità di segno, pulizia formale e un fascino comunicativo atemporale, oltre a essere riconoscibili, durevoli e facilmente associabili al brand.
Questo percorso diventa già evidente con l’allestimento pensato da Rota per il Salone del Mobile: un progetto concepito per anticipare questa nuova immagine – più forte, coerente e definita –, accogliere tutti i prodotti – nuovi e del passato – e suggerirne i molteplici contesti di utilizzo. Sebbene il mercato cui si è rivolta Lapalma finora sia quello del contract, si dimostra la trasversalità dei prodotti, che possono appartenere anche al contract-home, soddisfacendo più mercati ed esigenze.
Sul lunghissimo bancone centrale, composto da cinque dei nuovi tavoli Apta, nella semplicità rigorosa e naturale della finitura cemento, saranno a disposizione i cataloghi ripensati interamente in accordo con la nuova filosofia. Intorno si raccoglieranno sedie e sgabelli tra i best seller del catalogo, ripensati dal punto di vista delle finiture e dei colori, su cui i visitatori potranno accomodarsi per provarne comfort e prestazioni.
Le novità sono invece suddivise per famiglie e disposte su grandi parallelepipedi rialzati e illuminati da altrettanti prismi colorati secondo diverse tonalità, dal verde al blu, che riprendono le nuance dei rivestimenti e delle finiture degli arredi sottostanti.
Tra queste ultime, Francesco Rotainaugura laneonata collaborazione presentando la famiglia di sedute Cut. Una sedia a pozzetto dalle linee rigorose ma sensuali, pensata per essere inserita in molteplici ambienti grazie alle diverse basi disponibili. La struttura avvolgente in Baydur®, materiale inedito nella produzione dell’azienda, può essere abbinata al rivestimento in tessuto rendendolo un prodotto sfizioso e versatile, simbiosi perfetta tra funzionalità e libertà del design.
Sempre creazione del designer, la sedia Olo in multistrato curvato con struttura in tubolare d’acciaio verniciato o cromato, si fa forte del senso di leggerezza che evoca: il profilo, sagomato da una linea delicatamente flessa, è disponibile laccato o in essenza nei diversi colori a catalogo o nella versione con seduta e schienale imbottiti, rendendola perfetta per un living accogliente o attorno ad un tavolo nella zona dining.
Il rinnovamento investe anche gli evergreen, a cominciare dalla rivisitazione dello sgabello Lem, un modello del 2000 disegnato da Shin & Tomoko Azumi diventato un’icona, che viene presentato quest’anno in una nuova versione fresca e attuale e nei modelli total white e total black. L’estetica semplice e il design minimalista dello sgabello vengono qui proposti nella variante verniciata bianca con rivestimento in tessuto disponibile in vivaci colori.
Anche lo sgabello Miunn di Karri Monni – nato da uno studio della tecnica di curvatura tridimensionale del multistrato, processo produttivo profondamente radicato nella tradizione Lapalma – viene declinato in altre tre altezze con struttura fissa. Tra queste una versione elegante e graziosa ad altezza sedia. E poi sedia con scocca più grande. Saranno anche a disposizione tre diverse tipologie di gamba (classica 4 gambe, dritta e a stella). Laccati o essenza o rivestiti.
E ancora Link di Hee Welling viene qui presentato nella variante sgabello con struttura fissa, caratterizzato dalla fessura dello schienale che ne aumenta la leggerezza visiva senza tralasciarne le possibilità di comfort.
Da più di 30 anni l’azienda produce arredi per la casa e per il contract riuscendo a ottenere riconoscimento a livello nazionale e internazionale grazie alla coerente e costante ricerca di qualità dei materiali, delle lavorazioni e delle finiture. L’uso dei materiali “a nudo” lavorati artigianalmente, la cura del dettaglio rifinito a mano e una produzione tutta italiana sono state nel tempo garanzia di concretezza, qualità e attenzione al cliente; caratteristiche che appartengono al DNA di Lapalma, e che la nuova collaborazione con il designer Francesco Rota si è proposta di mantenere e implementare.
Le nuove collezioni introducono morbidezza e rivestimento tessile, dando il via al lavoro sulla comunicazione del colore, del calore e del dettaglio finito a mano. Accanto saranno inserite a catalogo nuove finiture di legni e metalli, per soddisfare la fantasia dei clienti e degli architetti, dando la possibilità di creare ipotetiche e divertenti combinazioni grazie alla grande capacità dell’azienda di essere flessibile e veloce nell’accontentare le richieste.
L’outdoor lavorerà sulla tipologia della seduta, declinata nelle sue varianti, e dei tavoli, il tutto arricchito da una ricerca sui materiali e sulle cromie. Successivamente si procederà a definire una collezione più ampia.
A completare l’offerta di Lapalma è previsto anche lo sviluppo di prodotti che manterranno alta qualità formale e produttiva con un ottimo rapporto con il valore percepito. Alla ricerca sui materiali da rivestimento (il cuoio, la pelle e l’ecopelle) si affianca il tessile, imbottito o schiumato, che viene inserito sia nei nuovi progetti sia in alcuni di quelli in corso d’opera.
Lapalma lavora da tempo con designer di fama internazionale, con i quali ha stabilito rapporti longevi e di qualità. Nel futuro prevede, da un lato, di dare continuità e fiducia ad alcune di queste collaborazioni, dall’altro di introdurre nuovi nomi, la cui sensibilità creativa, professionalità e flessibilità abbiano dimostrato una potenziale affinità con Lapalma.
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