11/04/2013 - Ironia, leggerezza, poesia: questa è la vera scelta stilistica di Karman. Uno stile che non è fatto solo di forme o di materiali, ma di un'anima speciale che viene impressa dai singoli designer ad oggetti che diventano creature che parlano ed emozionano. Ben 13 sono le nuove collezioni che l'azienda marchigiana propone a Euroluce 2013, ognuna con una storia da raccontare. E la storia, i ricordi, la memoria sono un filo conduttore che unisce prodotti tra loro anche molto diversi, spesso romantici, sicuramente evocativi, da scegliere perché semplicemente belli. Non a caso lo slogan che quest'anno Karman ha voluto mettere in copertina è proprio "Il bello della luce".
Ma che cos'è bello? Ognuno di noi può darne una definizione diversa e scoprire magari che bello è anche il volto rugoso della simpatica "guest star" del catalogo di quest'anno che proprio con ironia ha accettato di posare per alcuni scatti. Perché quel volto parla, ci racconta una storia, ci attrae con l'intensità del suo sguardo che ti fissa dritto e ti chiama a rapporto, con quel mezzo sorriso che la dice lunga su tutto quello che ha vissuto.
Bella è la Filanda, luogo storico in cui i segni del tempo rappresentano punto di forza e oggetto di particolare fascino. Anche la Filanda continua a parlare e a raccontare la sua storia a quanti la visitano per apprezzare le opere d'arte che vi sono raccolte da un noto antiquario, oggi proprietario dello stabile.
Twist e Memory sono solo 2 delle collezioni che Karman presenta a Milano in occasione della Settimana del Design.
Twist come simbolo di due concetti antitetici che convivono in un unico ed esclusivo elemento. Twist come attorcigliato, girato, torto e ritorto; ma Twist anche come icona di essenzialità ed eleganza. L’intreccio e la sua rilettura in chiave attuale sono dunque gli spunti che Karman ha voluto dare allo Studio Bizzarri per sviluppare un concept di prodotto del tutto nuovo per il mondo della luce. Inizialmente ispirati dall’artigianato che spesso ricorre all’intreccio di materiali naturali, Bizzarri e Cinti hanno spinto la loro ricerca in ambiti e settori apparentemente lontani da quello dell’arredamento. Come quello velico da cui hanno prelevato i-Mesh, tessuto tecnologico in nylon, kevlar, basalto o carbonio. Un materiale leggero e resistente, che può essere tessuto in modo industriale seguendo il disegno prescelto e che, inglobato al paralume trasparente, mantiene il gusto dell’artigianalità che dona a queste lampade una bellezza del tutto speciale. Per la parte superiore è stato invece scelto un tessuto sintetico a trama fitta dai colori scuri, attraverso il quale filtra comunque la luce sufficiente a rendere vibrante tutta la superfice della lampada.
Il risultato finale è un prodotto leggero, sia visivamente che fisicamente, che con i suoi giochi di pieno e vuoto ricrea effetti luminosi singolari e che al contempo è oggetto di design moderno. Partendo dagli stessi elementi di base – linee geometriche, unica trama e tessuto sintetico – il prodotto è stato poi declinato nella versione in sospensione, da appoggio o da terra e in diverse varianti di abbinamento cromatico e di dimensione.
Memory è un invito a ricordare, a riscoprire nel passato momenti di vita vissuta e farne tesoro per il futuro. Matteo Ugolini ispirandosi ad un’antica tecnica nata intorno al 1800 – il capitonné – la reinterpreta in chiave contemporanea. Quella che era una imbottitura per divani e poltrone lavorata a mano e trapunta, diventa una lampada a sospensione dove le impunture sono punti di luce e la seta e il velluto antichi, grazie alla ceramica bianca opaca, diventano hi-tech. Memory è una lampada da toccare, in cui il gusto e la volontà di un ritorno all’artigianalità, incontrano la produzione industriale e si accendono di luce. La sensazione tattile che ci trasmette, grazie anche alla particolare lavorazione a losanghe, è potenziata dalla percezione visiva di scintille di luce che filtrano attraverso asole ricavate sottraendo ceramica.
Karman a Euroluce
Pad 11, Stand E27
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