26/04/2013 - Play the Change: è questo in estrema sintesi il pensiero di LAGO che fa da leit motiv alla presenza dell'azienda alla 52sima edizione del Salone Internazionale del Mobile di Milano. E' il cambiamento dunque, il driver sul quale l'azienda padovana ha puntato negli ultimi anni e ha deciso quest'anno di investire ancora di più, sia da un punto di vista progettuale, sia come punto di partenza per l'ideazione di tutte le iniziative collaterali.
L'origine del cambiamento è rappresentata dall'intenzione dell'azienda di farsi motore di una rivoluzione su larga scala, partendo dal micro - i prodotti - per giungere al macro - la ridefinizione di nuovi paradigmi - aprendosi alla condivisione di un nuovo modo di intendere il design in chiave sistemica, ponendo la persona al centro e reinterpretando gli spazi abitativi nel loro complesso - incluse le superfici, i colori, gli oggetti - in funzione delle nuove esigenze dell'uomo moderno.
Un processo a 360°, quello pensato da LAGO, che coinvolge quest'anno nelle proprie iniziative makers, artigiani, blogger, studenti e specialisti di diverse discipline anche molto lontane dal mondo del design, per gettare le basi di una community forte che, partendo dai valori condivisi dall'azienda, sia capace di farsi promotrice e attore protagonista di una nuova visione dell'abitare, meno autoreferenziale e più attenta alle vere esigenze della persona.
Tra i frutti di questo nuovo modo di approcciare il design vi sono due nuove collezioni: LAGO Objects e LAGO Interior. In esse il design, realizzato da LAGO, trova la sua complementarietà nell'arte di “saper fare” di makers, artigiani ed altre aziende, dando così forma e sostanza ad un nuovo mondo in cui il singolo oggetto perde significato a favore di una visione d'insieme dello spazio abitativo che spazia dall'oggettistica alla carta da parati, dai rivestimenti ai pavimenti.
Lo stand si presenta con un'architettura che alterna pieni e vuoti, nella quale, in alcuni punti, il modulo 36e8 di muro pieno viene sostituito da finestre che permettono uno sguardo sull'interno, trasformando le vetrate in vetrine, definendo così i nuovi standard per gli spazi retail degli oltre 400 dealer nazionali ed internazionali. Entrando nello stand si accede a un corridoio centrale, concepito come una “galleria del design”, che ospita alcune della grosse novità di quest'anno: le librerie Slide_shelf e DiagoLinea_shelf e quattro lavabi. Il settore del bagno, che l'azienda aveva iniziato da indagare nell'edizione 2011 del Salone, è uno di quelli in cui maggiormente si è concentrato lo sforzo progettuale di LAGO nell'ultimo anno. Cinque i modelli di lavabo presentati in anteprima: Onecut, Cellule, Depth, Inbilico, LagoLinea. I primi quattro sono visibili nella “galleria del design”, mentre il quinto è presente in due dei bagni completi allestiti nello stand e realizzati utilizzando anche i materiali delle aziende partner.
Nel corridoio un tavolo centrale lungo 20 metri accoglie gli ospiti. Ai due lati dello spazio centrale si aprono due appartamenti destrutturati: il pavimento e le pareti sono rivestiti solo in parte e lasciano intravedere la struttura grezza, enfatizzata dal colore bianco che rappresenta il “non finito”. Una scelta voluta, per esprimere con forza la capacità di LAGO di creare un design di sistema, capace di coniugare prodotto e finiture per creare un ambiente domestico coerente ed armonico.
Le finiture sono realizzate con i materiali di alcune delle aziende che LAGO ha coinvolto nell'ultimo anno, parte di quella Community creativa e collaborativa di cui LAGO è il driver principale, capace di andare oltre la logica del singolo prodotto proponendo al consumatore un vero e proprio “sistema abitativo”: Lea Ceramiche per rivestimenti dei pavimenti e delle pareti, Listone Giordano per i parquet, Jannelli&Volpi per le carte da parati, con “Luci & Ombre”, uno dei prodotti più acclamati dell'anno, e Oikos per le pitture murarie. Questi alcuni esempi delle enormi potenzialità di una sinergia fra il design LAGO e l'expertise di importanti aziende in settori specifici.
Lo stand contiene due cucine, una a parete, con tavolo Wildwood integrato, e una ad isola, funzionante, con pensili Weightless e top Wildwood, attorno alla quale avranno luogo piccoli showcooking organizzati in collaborazione, con Pasta di Riso e Mulino Quaglia. Completa la particolare attenzione riservata quest'anno da LAGO alla sostenibilità ambientale, la partnership con Ecozema, che fornisce piatti, posate e bicchieri completamente biodegradabili derivati da biopolimeri ricavati da amidi vegetali.
Nelle tre zone notte troviamo il nuovo specchio Slide che riprende il modulo dell'omonimo pavimento disegnato da Daniele Lago per Listone Giordano e una selezione dei letti Lago: Air Wildwood presentato al Salone dell'anno scorso e il Fluttua, entrambi disegnati da Daniele Lago, e il Colletto, creazione di Nusa Jelenec del Lagostudio. Completano la proposta per la zona notte l'armadio Et Voilà a terra in tessuto monocolore, l'armadio Et Voilà sospeso in uno dei tre nuovi pattern sviluppati dai designer di Lagostudio Alberto Ghirardello, Barbara Arciuolo e Evy Dutheil, gli armadi N.O.W. battente e scorrevole. Tra le soluzioni più funzionali per il guardaroba, Lago propone una cabina armadio costruita attorno alla struttura ad albero, Tree.
Le zone living sono sei: una novità su tutte è la libreria DiagoLinea, sviluppata dai designer dello studio 4P1B/LAGOSTUDIO 2012. Mutuando dal sistema LagoLinea, al quale si integra perfettamente, le medesime regole geometriche, questa nuova libreria viene mostrata al Salone in due composizioni: un albero alto 5 metri costituito di mensole sospese in diagonale e una libreria che partendo dal sistema LagoLinea si smaterializza diventando una DiagoLinea.
Sempre da Lagostudio 2012 vengono presentati il tavolo Axys di Filippo Protasoni dove si mescolano tecnica ed emozione e Obeliscus, disegnato da Luca Maria Arosio E Paolo Emanuele Nava / LAGOSTUDIO 2012, una colonna a sezione rettangolare o circolare che diventa seduta integrabile al sistema LagoLinea.
Dalla collaborazione con lo studio Setsu e Shinobu Ito nasce, infine, una collezione che coniuga l'essenzialità giapponese e l'artigianalità italiana: Kinoki Collection, un tavolo e una sedia in Wildwood e metallo. Per il sistema 36e8 sono, invece, disponibili una nuova anta e il top in Wildwood.
|