31/05/2013 - Snaidero: «Il provvedimento varato oggi dal Governo coinvolge tutto il comparto del legnoarredo senza alcuna limitazione. Grazie alla lungimiranza del premier Enrico Letta e del ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, potranno essere salvaguardati 8.000 posti di lavoro e 1.800 piccole imprese».
«Quello di oggi è un grande risultato per FederlegnoArredo e per tutte le imprese che hanno dimostrato di credere in un lavoro di squadra che negli ultimi mesi ci ha visti impegnati per favorire l’approvazione di uno strumento che avrà ripercussioni positive sui consumi e sull’intero sistema del legnoarredo». Questo il commento di Roberto Snaidero, presidente FederlegnoArredo, alla decisione del Governo di inserire gli arredi nelle detrazioni Irpef del 50% previste per le ristrutturazioni.
Un fatto storico in quanto per la prima volta è stato inserito l’intero macrosistema arredo senza alcuna limitazione (e non singole categorie merceologiche come avvenuto in passato) contribuendo al rilancio di un comparto in forte sofferenza.
Le previsioni a tutto il 2013 formulate dalle imprese del settore per il mercato nazionale evidenziano infatti un’ulteriore contrazione del 10,2% che mette in serio pericolo ulteriori 8.000 posti di lavoro.
«Da una stima del nostro Centro Studi tale defiscalizzazione comporterà un recupero di spesa al consumo di quasi 1,8 miliardi di euro nel 2013», continua Snaidero sottolineando che il consumo nazionale del macro-sistema arredamento dovrebbe assestarsi sugli stessi livelli dell’anno precedente (+0,4%) evitando così di subire la prevista perdita del 10,2%.
Non solo. Grazie alla stabilità del mercato nazionale e alla crescita delle esportazioni il settore italiano della produzione nel 2013 potrà aspirare a recuperare un significativo +2,9% del fatturato rispetto al 2012, tamponando un’emorragia che da cinque anni sta mettendo a dura prova uno dei settori più importanti del made in Italy.
«Tale recupero – aggiunge il presidente FederlegnoArredo – consentirà di salvaguardare circa 8.000 posti di lavoro e 1.800 piccole imprese». Cosa di non poco conto considerando gli ultimi drammatici dati sull’occupazione.
Il prossimo passo di FederlegnoArredo e degli altri soggetti che hanno sostenuto l’iniziativa (ANCE, Federmobili, Feneal UIL, Filca CISL, Fillea CGIL, Confartigianato Legno Arredo, CNA Produzione, Ceced Italia), sarà l’attivazione di una forte azione di comunicazione verso il consumatore.
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