07/05/2013 - In occasione del Salone del Mobile 2013, Laminam presenta la nuova texture Andy, in un percorso giocato sul mistero tra quinte teatrali e visioni sorprendenti. L’installazione “Where is Andy?”, nata da un’idea di Alessandra Stefani, ha animato il quartiere Brera durante la settimana del Design.
Tridimensionalità e deciso segno grafico caratterizzano Andy, la collezione nata dalla collaborazione con il giovane designer giapponese Michio Narumiya, la cui intuizione è stata trasformata in realtà grazie alla ricerca sui materiali e all'innovazione dei processi produttivi messa in atto dall’azienda.
Le superfici Andy sono impreziosite da una trama cangiante in cui la luce enfatizza la profondità materica, creando variazioni cromatiche raffinate e sorprendenti. La trama trae ispirazione dal mondo naturale per ottenere un effetto irregolare estremamente scenografico, che cambia in base al punto di osservazione. La decorazione non è semplicemente “applicata” sulla superficie, ma è stato possibile raggiungere questo risultato inedito andando a modificare la struttura stessa della lastra, con una variazione di 1 mm verso l'alto e 1 mm verso il basso, ottenuta nello spessore ridottissimo.
“Il titolo originale 'Who is Andy?' si è trasformato in 'Where is Andy?'.Chi, dove, sono interrogativi che ci dovremmo porre ogni giorno scrutando le fitte vastità dell'essere umano. Vastità delle menti, della pelle, dei sensi. Vastità di esperienze, di brividi tonali, di eterna giovinezza. Osservo Andy e la sua trama mi guida direttamente al labirinto.Un crackle ghiacciato, immortalato nella lastra darà inizio al viaggio da compiere.La doppiezza, l'ambiguità, il ripetersi, il perdersi, il ritrovarsi, la magia del mistero.
Un surreale momento di esaltazione della bellezza: non è altro che stile, che, come l'arte, può essere visto e percepito solo riconoscendolo nei dettagli. C'è chi non riesce a vederli e si perde, anche se guidato. Il perdersi diventa angoscia e non più affascinante cammino del proprio sé. La consapevolezza, come la cresta di Andy, è un esercizio minuzioso, è una rete di dettagli fini. Da ripetersi sempre senza interruzioni. Concediamoci pero' la gioia dell'illusione, il primo piacere. Il labirinto sara' sempre diverso poiché chi lo percorre è diverso: concediamoci anche noi di ripercorrerlo più volte.. Non sarà mai lo stesso, poiché anche noi cambieremo con lui. Enjoy”.
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