09/07/2013 - Si è svolta il 1 luglio scorso, presso il MAXXI di Roma, la cerimonia di premiazione della seconda edizione del Concorso di Architettura ‘La Ceramica ed il Progetto’, evento che ha puntato ad illustrare lo stato dell’arte relativo all’uso della ceramica in Italia nei diversi contesti architettonici. L’evento è stato introdotto da Vittorio Borelli, Presidente di Confindustria Ceramica, che ha posto l’accento sull’evoluzione dei materiali ceramici, sul successo del concorso (120 progetti partecipanti) e su Cersaie che si svolgerà a Bologna dal 23 al 27 settembre prossimi.
Il concorso era suddiviso in tre categorie, residenziale, istituzionale e commerciale, per ciascuna delle quali, la giuria, composta tra gli altri da Cino Zucchi, ha individuato un vincitore ed una menzione d’onore.
Vincitore della categoria residenziale è il progetto “Studio 109 B” realizzato a Parma dallo “Studio Del Boca” di Milano e nel quale sono state utilizzate piastrelle di Cooperativa Ceramica d'Imola. L’edificio rappresenta l’insediamento architettonico di maggiore dimensione, dove la ceramica costituisce l’elemento caratterizzante, sia sul piano estetico sia per quanto riguarda gli aspetti della sostenibilità. La facciata ventilata, infatti, rivestita in grès porcellanato, garantisce un particolare scambio termico sia in estate che in inverno.
La Menzione è andata al progetto “Casa Eur” a Roma dello studio romano “NA3 Architettura”, che ha visto l’utilizzo di piastrelle dell'azienda Mutina. L’appartamento, su due livelli, vede l'uso della ceramica in diversi formati (da 120x120 al 30x30) e gioca un ruolo non solo decorativo, ma funzionale alla costruzione dei confini e dei volumi.
Progetto vincitore della categoria commerciale è la Sede di Cedacri Group (Collecchio, Parma), a cura dello Studio Mambriani di Parma che ha utilizzato le piastrelle delle aziende Casalgrande-Padana e CeSi. Un edificio importante per dimensione e articolazione degli spazi. Il materiale ceramico segna fortemente tutta l’architettura ed è evidente come le superfici realizzate in ceramica sono in grado di parlare il linguaggio della pietra e dei mattoni, rispettando la tradizione e le innovazioni tecnologiche più avanzate.
Menzione per il progetto “Accademia Panino Giusto” (Milano), realizzato da Giuseppe Leida con piastrelle Etruria design. Una volta lunga 42 metri rivestita con piastrelle diamantate, capaci sia attraverso la loro struttura tridimensionale, sia con la scelta cromatica di ridisegnare e soprattutto destinare a una nuova funzione “culturale” spazi nati per altre attività.
La categoria istituzionale è stata vinta, per l’innovativa applicazione della ceramica in ambito ospedaliero, dal progetto del l’Ospedale dei bambini “Pietro Barilla” di Parma. Per il progetto, coordinato dalla società Policreo Srl di Parma, sono state utilizzate piastrelle di Cotto D'Este. Il progetto ha messo al centro il materiale ceramico, declinando al meglio tutte le sue qualità, prestazionali, estetiche e costruttive, al servizio di un luogo di cura particolare. Per garantire la massima igienizzazione degli ambienti, nei raccordi tra pavimento e le pareti è stato progettato un apposito elemento di “sguscia”, a dimostrazione che la flessibilità del materiale è in grado di risolvere aspetti costruttivi, rispettando l’armonia del linguaggio espressivo.
Menzione per il restyling degli Uffici Mirage (Pavullo nel Frignano) realizzato dallo Studio Marazzi Architetti di Parma che ha visto l’utilizzo delle piastrelle Mirage. L’intervento è di grande interesse, poichè ha fatto della ceramica una sorta di “manifesto” di alcuni dei suoi più specifici e originali contributi costruttivi per un buon progetto: dalle facciate ventilate all’integrazione con il problema fotovoltaico, dal frangisole in grès con diverse sezioni, rettangolari e quadrate alla pavimentazione delle aree esterne, fino ad arrivare al rivestimento, in ceramica, della scala principale.
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