Axor_WaterDream 2013_Front Design
04/07/2013 - Quando Hansgrohe esordì al FuoriSalone 2005 con il marchio design AXOR l'evento "Waterdream" in Via Pontaccio suscitò grande curiosità: Jean-Marie Massaud, Patricia Urquiola e i fratelli Bouroullec presentavano infatti una libera interpretazione del rapporto fra l'uomo e l'acqua. "Ciò che cerchiamo nel rapporto con i grandi designer e progettisti della nostra epoca non è semplicemente una nuova forma per un rubinetto o una doccia" spiega Philippe Grohe, responsabile del marchio Axor "Noi vogliamo letteralmente rivoluzionare il rapporto fra l'uomo e il suo elemento più prezioso: l'acqua".
E mentre non è passato un anno dalla presentazione del miscelatore più ecologico al mondo (Axor Starck Organic disegnato per l'azienda da Philippe Starck) sarà il Cersaie di Bologna ad ospitare la prima internazionale di due nuovi "sognatori" chiamati da Axor a contribuire a questo imponente lavoro di ricerca: il giapponese NENDO e lo svedese FRONT DESIGN.
L'invito a ripensare la doccia ha prodotto due installazioni che ben rispecchiano la distanza culturale e geografica fra i designer: mentre Oki Sato -fondatore di Nendo- trae ispirazione da emozioni e spazi che de-contestualizzano la doccia, Sofia Lagerkvist, Charlotte von der Lancken e Anna Lindgren. alla guida di Front Design, esplorano in modo creativo le origini dell'area bagno domestica.
"Entrambi i gruppi di studio operano spostando il punto di osservazione" spiega Philippe Grohe "è affascinante ad esempio vedere come Front Design ci aiuti a spostare 'di fronte' appunto qualcosa che normalmente è nascosto alla vista, trasformandolo in un concetto accattivante e originale".
Front Design sperimenta il percorso dell'acqua nella sua forma più originale: "Abbiamo voluto richiamare l'attenzione sulle componenti tecniche degli impianti idraulici" spiega Charlotte von der Lancken "E' un approccio che fa parte della nostra filosofia: ripartire dall'aspetto più archetipico di ogni oggetto. Tubi, valvole, raccordi e imbuti recuperano qui un ruolo da protagonisti.
Nel suo "WaterDream" Oki Sato ricerca l'archetipico partendo dal vissuto e dalle emozioni: "Acqua e luce: volevo unire in un unicum ciò che maggiormente simboleggia la vita, conferendo alla doccia una dimensione sia estetica e sensuale che 'spirituale'. Il risultato è una magia, una sorgente capace di rigenerarci a più livelli."
CERSAIE BOLOGNA 23 -27 Settembre 2013
PAD. 21 STAND A53 B52
HANSGROHE su Archiproducts.com
|