04/10/2013 - La Cantina Vinicola Pordenuovo di Paolo e Giovanni Bulgari si trova nei pressi di San Casciano dei Bagni, nella campagna senese, in cima al vigneto di proprietà dell’omonima azienda agricola. Nella cantina, che porta la firma dello studio Alvisi Kirimoto+Partners, si trovano ambienti accessibili agli ospiti/consumatori, altri dedicati al processo produttivo, altri ancora destinati a uffici, il tutto con l'obiettivo si ridurre al minimo l’impatto ambientale.
Alla cantina si accede da due ingressi diversi: uno situato attorno ai piazzali di lavorazione e/o servizio, l’altro in prossimità delle aree parcheggio per gli addetti alla cantina e per i visitatori. Un corridoio centrale si snoda per tutta la lunghezza della cantina e offre l’accesso a tutti i locali di lavorazione, di stoccaggio, di servizio e impiantistici. Entrando dal piazzale di lavorazione, sulla sinistra, si incontrano i tre ambienti principali: la tinaia, la barricaia, il locale cestoni per l’affinamento del vino nelle bottiglie. Sulla destra, invece, si susseguono la zona lavorazione per il prodotto finito, il magazzino dei prodotti enologici e per l’imbottigliamento, un altro locale per l’affinamento del vino in vetro con cestoni in acciaio, la scala di accesso ai piani superiori, le riserve idriche (impianto antincendio, uso civile e irrigazione) con accesso dal livello superiore, il magazzino per il lavaggio delle botti.
L’altezza di 6,10 metri consente di ricavare degli ambienti intermedi, come il locale impianti sopra il locale lavorazione del prodotto finito, gli spogliatoi del personale, il servizio per gli ospiti e il laboratorio. A essi si accede tramite la scala che porta anche al livello degli uffici. Alla stessa quota di +5,30 metri, sopra il locale cestoni, si trova lo spazio per la degustazione delimitato da due lunghe vetrate: esse offrono ampia visuale sulla barriccaia e sul giardino che, racchiuso tra due setti, raggiunge la quota superiore della cantina. Dalla stessa quota una rampa permette di raggiungere lo spazio esterno.
Un ampio ingresso funge da disimpegno sia per chi giunge dalle scale sia per chi arriva da fuori, con una piccola zona d’attesa. Tramite una porta a vetri si accede al corridoio che traguarda la terrazza. A destra e a sinistra del corridoio si aprono la zona degustazione, la sala riunioni, la zona di ufficio con sei postazioni, i servizi igienici. Sia la zona operativa sia la sala riunioni presentano grandi vetrate che si affacciano sulla terrazza, in parte pavimentata in cotto e in parte concepita come tetto giardino. Altri elementi significativi del progetto sono le pensiline in struttura metallica verniciata, posizionate sia sul piazzale antistante la cantina, come continuazione della copertura, sia su una parte di terrazza attorno agli uffici. Al piano terra una grande vetrata tra due setti collega visivamente la tinaia con l’esterno che durante la vendemmia diventa spazio di lavorazione.
I materiali utilizzati per la realizzazione della la cantina sono stati scelti in modo da rendere l’edificio perfettamente integrato nel paesaggio. Cemento faccia a vista, cotto, klinker, acciaio verniciato, vetro sono i materiali che compongono e caratterizzano l’involucro della cantina. I lunghi setti che caratterizzano il progetto sono in cemento armato faccia a vista di un colore assimilabile alla terra, come se i setti appartenessero alla campagna e da essa emergessero. L’insieme è poi ingentilito dai grandi riquadri di verde della copertura a giardino e dai pergolati sospesi sugli uffici e sul piazzale di lavorazione.
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