Almora
16/05/2014 - B&B Italia ha presentato una serie di progetti che manifestano un itinerario creativo complesso, condensano il percorso che trasforma un’idea in un oggetto d’uso, un segno bidimensionale in un arredo che abiterà paesaggi domestici a latitudini diverse.
Tra le novità la scelta di presentare ben tre declinazioni di un unico tema: la poltrona girevole di ampie dimensioni, con schienale alto e poggiapiedi, che nell’ambito di un arredamento gioca il ruolo di solista. Tre proposte diverse, con non pochi denominatori comuni, tutte speciali. Ugualmente concepito fuori da una logica di sistema e pensato come divano single, HUSK-SOFA è stato disegnato prima delle omonime poltrone, ma la sua portata innovativa ha imposto un lungo tempo di maturazione.
Queste alcune delle numerose proposte della nuova collezione B&B Italia:
ALMORA - design Doshi Levien
Porta il nome della regione indiana dalla quale si gode una vista mozzafiato sull’Himalaya e secondo le parole dei suoi progettisti aspira ad essere “un rifugio dal mondo, un luogo per contemplare e leggere, dal quale ammirare magnifiche cime innevate. Protettiva come una seconda pelle, avvolgente come una soffice coperta”.
ALMORA si compone di due scocche: una per la seduta e una per lo schienale, entrambe ad andamento conico e realizzate in materiale plastico verniciato bianco che si appoggiano su un basamento girevole a cinque razze in fusione di alluminio. Un terzo elemento è il poggiatesta, realizzato in legno di rovere curvato con la parte interna imbottita, che si inserisce nello schienale apparendone allo stesso tempo lievemente staccato. L’aspetto formale di maggior interesse sta proprio nell’equilibrata composizione dei diversi elementi, dei materiali e dei rivestimenti che prevedono tessuto, pelle e shearling. La sovrapposizione di poggiatesta, schienale e seduta è affidata ad un giunto meccanico che non si rivela. Tutto è dettagliato come un capo di sartoria realizzato su misura. Un pouff con base a disco e seduta in legno curvato parzialmente imbottita, ha funzione di poggiapiedi.
HUSK-SOFA - design Patricia Urquiola
HUSK, grande famiglia che nasce da poltrone in differenti versioni e si estende all’ambito notte con il letto presentato lo scorso anno, raggiunge ora un esito importante con il divano. A dire il vero il suo disegno, sulla carta, nasce prima degli altri, ma come accade nel caso di una forte innovazione, è stato necessario mettere a punto una tecnologia che ne rendesse possibile la realizzazione. HUSK-SOFA non è un divano che appoggia la parte morbida su una forma, ma è morbidezza che si fa divano. Nasce da un insieme di cuscini strutturali, non solo nella seduta ma anche nello schienale e nei braccioli, che hanno la medesima altezza e si distinguono per una particolare flessibilità. HUSK-SOFA non dimentica la sfida iniziale, quella di rivisitare la tradizione dei Chesterfield e affrontare il tema della trapuntatura capitonné in versione contemporanea.
TABANO - design Patricia Urquiola
Che Patricia Urquiola abbia assunto la ricerca della morbidezza come tema costante del suo percorso è cosa ormai evidente. La poltrona girevole TABANO rappresenta una tappa importante, un vero manifesto di quel percorso che era stato anticipato dalle poltrone HUSK, con le quali condivide la base a razze, su cui si innesta la scocca di proporzioni ampie. Si direbbe che il comfort disegna la sua linea, i volumi generosi di seduta e schienale e delle grandi “orecchie” nascono infatti dalla preoccupazione di rispondere a criteri di funzionalità e quindi di comodità, e non solo di estetica. Il suo aspetto incuriosisce, è molto espressivo e poco convenzionale. Strizza l’occhio ai cartoon con un tocco di ironia e allo stesso tempo rende omaggio all’eredità dei grandi maestri, alle precedenti lounge chair che hanno fissato parametri difficili da superare.
TOBI-ISHI - design Edward Barber & Jay Osgerby
La sua forma ha colpito sia il pubblico che la stampa, ha rotto la tradizione del tavolo rotondo appoggiato su un sostegno centrale, ha stupito per le sue finiture. Ora amplia la sua funzionalità proponendosi in variante rettangolare, dapprima nella versione pranzo, presentata lo scorso gennaio a Colonia con una nuova gamma di ben sedici colori satinati, e ora nella versione bassa, esclusivamente in legno di rovere in quattro diverse alternative, chiaro, grigio, nero e fumigato. Una scelta che intende rimarcare l’aspetto naturale ed artigianale di un tavolino privo di spigoli che, grazie alle sue forme arrotondate, risulta praticissimo se collocato davanti ad un divano.
BUTTON TABLES - design Edward Barber & Jay Osgerby
Barber & Osgerby hanno dedicato ai tavolini BUTTON TABLES la stessa attenzione che hanno riservato a TOBI-ISHI. Forme morbide, calibratissime, dettagli accurati. Le basi cilindriche laccate si rastremano lievemente nella parte inferiore smussando la loro geometria. Tre sono le varianti, due con top ovale e una con top tondo. Tutte hanno il piano in marmo, il cui bordo rialzato ricorda quello di un vassoio. Morbidezza e rigidità, accostamento di materiali a contrasto, dettagli minimal che creano movimenti impercettibili nell’andamento delle forme, sono temi ricorrenti nel lavoro del duo londinese, il cui linguaggio è riconoscibile anche quando si tratta di arredi di servizio.
METROPOLITAN ’14 - design Jeffrey Bernett
Cosa succede quando un prodotto di successo decide di mostrarsi con un nuovo aspetto? Sono passati dodici anni da quando la poltrona METROPOLITAN venne presentata e adottata non solo dal mercato domestico, ma anche da quello Contract. “E’ una sfida interessante che permette di esplorare che cosa è cambiato, cosa abbiamo imparato e quali nuovi problemi possono essere risolti.”
Così, in entrambe le versioni ’14, con schienale più basso oppure alto che diventa poggiatesta, i volumi sono diventati più sottili, le superfici più fluenti, cuciture sartoriali sottolineano alcuni punti nevralgici e il cuscino della seduta, non più staccato, è stato completamente integrato.
SOLO ’14 - design Antonio Citterio
Antonio Citterio sceglie di rileggere un sistema di sedute presente in catalogo dal 1999, che si è distinto per rigore ed essenzialità. Oggi inserisce un elemento chaise-longue di cm 230 e ne ammorbidisce l’immagine mantenendo immutata la forma, caratterizzata dal bracciolo appoggiato sulla seduta sporgente. In questa nuova versione un profilo al vivo in ecopelle evidenzia l’andamento delle linee: un dettaglio sartoriale che stempera la severità della prima versione. Analogamente anche i sostegni, un tempo rettilinei, si addolciscono assumendo un aspetto più organico e consentendo una lettura del processo di pressofusione da cui hanno origine.
MIRTO - design Antonio Citterio
Alla sua prima apparizione a gennaio 2014 era destinata all’esterno. La serie MIRTO oggi offre quattro diverse sedute indoor. Non si tratta di un adattamento, bensì di una realizzazione già prevista nel concept originale della collezione. Sedia, sedia con braccioli e poltroncina, tutte con struttura in alluminio spazzolato lucido o cromato nero e cuoio nero o naturale con una particolare texture per sedile, schienale e braccioli. La poltroncina pieghevole si presenta invece con struttura verniciata nera o cromata nera e rivestimento in cuoio nero o telone nero.
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