22/07/2014 - The Langham, Chicago occupa i primi 13 piani nell'ex palazzo IBM, nel cuore di Chicago. L'edificio situato sulla piazza che si affaccia sul fiume, è l'ultimo palazzo per uffici progettato dal famoso architetto tedesco Ludwig Mies van der Rohe, maestro del Movimento Moderno. Un prisma rettangolare di alluminio color bronzo e vetro bronzato retto da colonne, è un classico esempio di grattacielo moderno. Commissionato nel 1966, l'edificio è stato supervisionato da van der Rohe fino alla sua morte nel 1969. Fu aperto nel 1971 e nel 2008 ha ricevuto lo status di landmark.
The Langham, Chicago è il primo albergo al mondo a risiedere in un edificio progettato Mies van der Rohe. Inoltre essendo stato uno dei primi edifici costruiti con vetri doppi o vetri sandwich, è un edificio antesignano del movimento “green”.
Dato lo status di icona dell’edificio, la conversione di 13 dei suoi 52 piani in un albergo di lusso ha interessato il lavoro di un gruppo di architetti e designer: Dirk Lohan, Goettsch Partners, Richmond International. Notevole è stato il coinvolgimento dell’architetto Lohan di Chicago dello studio Lohan Anderson per il progetto della hall dell’hotel. Nipote di Mies van der Rohe, Lohan ha lavorato con il nonno alla costruzione dell’IBM Building nella seconda metà degli anni 60. Oggi Lohan ha ripreso la storica hall al piano terra e modellato lo spazio in una zona reception per l'hotel, ponendo attenzione a non alterare le originarie pareti in travertino ed i pavimenti in granito. Anche i divani presenti all'interno di questo spazio sono stati modellati su un pezzo originale che Mies progettò per la figlia alla fine del 1940 e che non fu mai commercializzato ma è rimasto in famiglia.
Goettsch Partners, architetti di Chicago, e Richmond International, studio di interior con sede a Londra, hanno lavorato per creare uno spazio che unisca l'estetica tradizionale del marchio Langham all'interno di un edificio progettato da Mies van der Rohe. Concentrandosi su linee pulite, materiali di qualità e dettagli precisi, per The Langham di Chicago hanno creato un ambiente luminoso e arioso, dove il fiume Chicago e i dinamici grattacieli della città servono come sfondo.
Il connubio tra arte, architettura e interni è dominante in tutto il progetto e le opere di più di 140 artisti, ispirati a Mies van der Rohe ed alla scuola Bauhaus, sono esposte in varie aree dell'hotel. Anche oltre il quinto piano dove cominciano le 316 camere l'enfasi sull'arte continua.
Le camere sono inondate di luce grazie alle finestre che vanno dal pavimento al soffitto, partono da una dimensione minima di 48 mq e hanno soffitti alti più di 3 metri. I bagni sono in travertino, una delle pietre preferite da Mies van der Rohe, misurano circa 9 mq, dispongono di doppi lavandini con rubinetti Bellagio di Zucchetti e una stanza umida con vasca e doccia a pioggia. I bagni sono divisi dalla camera da una parete in vetro che può essere opaca o trasparente in base al desiderio dell’utente, creando quindi o un unico ambiente di grandi dimensioni o la divisione tra camera e bagno. Anche nei mobili delle camere l'influenza dello stile di Mies van der Rohe è evidente.
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