19/08/2014 - Sebbene il vetro non sia propriamente un materiale classificato tra le risorse rinnovabili, l’Unione Europea gli ha comunque assegnato un ruolo fondamentale nell’ambito del risparmio energetico e della lotta contro le emissioni di CO2.
Luce, comfort e design sono infatti solo i vantaggi più visibili delle applicazioni in vetro degli edifici. Al giorno d’oggi l’uso sempre più ampio di vetrate non è solamente un’alternativa estetica di progettisti ed architetti, ma anche una scelta orientata verso il risparmio energetico e la salvaguardia delle risorse. Grazie alle ultimissime tecnologie i vetri ad elevate performance consentono infatti di ridurre sia le emissioni di CO2 sia il bisogno di riscaldamento e raffrescamento degli edifici, a cui conseguono notevoli risparmi energetici ed economici.
Se tutti gli edifici europei installassero vetri ad elevata efficienza energetica, si potrebbero risparmiare più di 100 milioni di tonnellate di CO2 l’anno. Uno studio sulla distribuzione del vetro nelle costruzioni rivela che ben il 44% delle finestre esistenti possiede solamente un vetro singolo, da cui dipendono le elevate dispersioni di CO2. Inoltre, meno del 15% delle finestre possiede vetri ad elevato risparmio energetico, nonostante queste soluzioni siano sul mercato da oltre vent’anni. Infine, lo studio rivela che il primo esemplare di vetrocamera a doppio vetro non coatizzato è ancora usato in un vastissimo numero di costruzioni ed è ancora erroneamente ritenuto efficiente dai rispettivi proprietari.
Tradizionalmente il vetro è considerato il punto debole dello sviluppo di un edificio. Questa reputazione è dovuta alle cattive prestazioni dei vetri non coatizzati, singoli o doppi, che causano un’elevata perdita di calore se confrontata con quella di altri materiali edili.
Le soluzioni più moderne, come quelle proposte dalla vastissima gamma Pilkington, riducono fortemente queste perdite e consentono di diminuire notevolmente i costi di riscaldamento, raffrescamento e illuminazione.
Le nuove tecnologie infatti da un lato consentono alla luce naturale di entrare e dall’altro respingono il calore proveniente dai raggi solari. Allo stesso tempo la perdita di calore dall’interno all’esterno dell’edificio è ridotta grazie alle notevoli proprietà della bassa emissività. Le soluzioni disponibili per le applicazioni in vetro ad elevata efficienza energetica sono due, il vetro basso emissivo (ad elevato isolamento termico) e il vetro a controllo solare.
Il vetro basso emissivo grazie al suo particolare rivestimento è trasparente alle radiazioni termiche solari, che lascia entrare dentro l’edificio, e contemporaneamente impedisce la fuoriuscita del calore prodotto all’interno della struttura. Queste proprietà diminuiscono fortemente le dispersioni termiche e permettono un notevole risparmio sui costi di riscaldamento.
I vetri basso emissivi riducono così gli scambi termici per irraggiamento e, se applicati come vetri isolanti (due lastre separate da un gas pesante a conduttività inferiore) diminuiscono fortemente anche lo scambio termico per conduzione (contatto con aria) rispetto alle applicazioni isolanti con vetro semplice.
Con il vetro a controllo solare gli ambienti interni di un edificio rimangono più freschi e luminosi e per questo motivo la tecnologia è particolarmente adatta ai paesi caldi, dato che diminuisce il bisogno di aria condizionata e riduce la domanda di energia.
I vetri selettivi della gamma Pilkington Suncool™ uniscono le proprietà di controllo solare con quelle di bassa emissività, massimizzando l’isolamento nei periodi freddi e riducendo il surriscaldamento in quelli caldi.
Pilkington, marchio a diffusione mondiale nel settore del vetro, grazie alla sua esperienza e alle sue tecnologie fortemente innovative offre molteplici soluzioni sia nell’ambito dell’isolamento termico che in quello del controllo solare, garantendo in ogni occasione la massima efficienza energetica.
Scelta oculata, sia da parte dei progettisti che da parte degli utenti, è quella di dare la preferenza ad applicazioni di vetrocamera a doppio vetro o di vetrocamera a triplo vetro. Le prime tecnologie di vetrocamere a doppio vetro risalgono alle crisi del petrolio degli anni ’70 – ’80 e si sono rivelate efficaci per ottenere un relativo risparmio energetico, anche se ormai sono datate. Le vetrocamere disponibili oggi sul mercato europeo invece, grazie al loro rivestimento per il controllo solare e/o basso emissivo, sono cinque volte più efficienti.
Nell’ottica del risparmio energetico il vetrocamera a triplo vetro è ancor più funzionale. La sua trasmittanza termica infatti è otto volte superiore a quella del singolo vetro (U= 0,7 contro U=5,8) e circa quattro volte più efficiente del doppio vetro standard.
Negli edifici a basse emissioni vetrocamera a triplo vetro è una componente essenziale, tanto che nei paesi scandinavi la sua installazione viene data per scontata. Anche in Germania sta riscontrando una forte crescita e ormai rappresenta il 40% del mercato del vetro. Come risultato di questo forte utilizzo, il suo prezzo sta diventando sempre più economico e accessibile.
In realtà il costo del vetrocamera a triplo vetro in sé è relativamente basso. Quando infatti si installa una finestra, i maggiori costi derivano dall’intelaiatura e dalla manodopera impiegata. Installare perciò un vetro a prestazioni elevate è la soluzione più ragionevole ed economica, dato che non solo la differenza di prezzo è minima rispetto ad un vetro meno efficiente, ma consente anche un risparmio successivo in termini energetici. Il tempo di rientro degli investimenti grazie alla diminuzione dei consumi, tenendo conto anche dei diversi incentivi e sgravi fiscali, va dai 3 ai 9 anni.
Oltre alla diminuzione dei costi per il raffrescamento e il riscaldamento dell’edificio, i vetri di ultima generazione consentono anche una riduzione delle spese di illuminazione: più ampia sarà l’area vetrata e minore sarà il bisogno di luce artificiale. Molte Green Building Certifications contengono già delle specificazioni sul fattore “luce del giorno” e alcuni paesi, tra cui la Francia, impongono alle nuove costruzioni una percentuale minima di superfici vetrate da rispettare. La luce del giorno infatti rende l’edificio più confortevole e piacevole, contribuisce al benessere degli inquilini, alla loro salute e alla loro produttività.
Pilkington è consapevole dei numerosi vantaggi della luce solare, sia in termini salutistici che in termini di risparmio energetico e per questo include nella sua gamma vetri particolarmente trasparenti in grado di garantire la massima trasmissione luminosa.
Il processo di creazione del vetro ha ovviamente dei costi in termini di emissioni di CO2, la quale però può essere compensata proprio dall’installazione dei vetri ad elevate performance. Secondo alcuni studi, 1 mq di vetrocamera basso emissivo porta all’emissione di 25 kg di CO2, che grazie alle ultime tecnologie si sono ancor più ridotti. Sostituendo perciò un vetro singolo con quest’ultima tipologia, si ha un risparmio di ben 91 kg di CO2 l’anno. La CO2 emessa durante la produzione della superficie in vetro viene quindi compensata in meno di 3,5 mesi.
Aumentare l’efficienza energetica degli edifici tramite l’installazione di vetri ad elevate performance inoltre non porta solo vantaggi economici per gli utenti finali, ma consente anche di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili. Non va poi dimenticato che il vetro è un prodotto riciclabile e quindi non arreca danni all’ambiente perché viene sempre riutilizzato.
I maggiori produttori di vetro, tra cui NSG Group con i prodotti a marchio Pilkington, membri dell’Associazione Glass for Europe insistono affinché l’Unione europea renda maggiormente prioritario il tema del risparmio energetico. Le loro considerazioni sono state rese pubbliche nel documento “Energy saving glazing solutions and a low carbon economy”, all’interno del quale si cerca di favorire:
- un’ambiziosa politica energetica focalizzata sugli edifici e sulla loro innovazione;
- un’implementazione delle “Direttive sulle Performance Energetiche degli Edifici”;
- l’introduzione di uno schema di etichette energetiche per finestre che possano orientare il consumatore e che siano un mezzo su cui gli stati membri si possano basare per la definizione degli incentivi;
- l’incoraggiamento dell’uso del vetro energeticamente efficiente per le nuove costruzioni o per le ristrutturazioni;
- la fornitura di incentivi economici e fiscali per favorire l’efficienza energetica e creare nuovi posti di lavoro fondati sull’installazione di tecnologie ad elevate performance;
- la promozione di campagne di informazione e comunicazione per aumentare la consapevolezza dei benefici delle soluzioni che risparmiano energia;
- l’approvazione di incentivi per i produttori di auto che usano soluzioni in vetro energeticamente efficienti.
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