03/11/2014 - Trenta milioni di investimenti tecnologici per un nuovo, modernissimo impianto che produrrà esclusivamente lastre ceramiche di grandissimo formato, fino a 320x160 cm. Questa la novità annunciata dall’ad Federica Minozzi il 23 settembre in occasione dell’inaugurazione della nuova area esterna della sede di Iris Ceramica. “Linea di luce” è il progetto firmato dall’architetto Massimo Iosa Ghini per l’azienda leader nella produzione ceramica. Un investimento importante che va a completare quello di oltre 1 milione di euro del 2012 per la realizzazione dello showroom e che punta ad offrire continuità compositiva con l’interno, dimostrando la versatilità dei prodotti e delle possibilità applicative dei prodotti Iris.
Il Gruppo Iris Ceramica - GranitiFiandre (operante con i marchi commerciali FMG, Iris, Fiandre, Ariostea, Eiffelgres) punta forte sui grandissimi formati, per rispondere in modo sempre più efficace alle esigenze dell’edilizia contemporanea, dei progettisti e degli architetti. Materiali non solo da pavimento e rivestimento, ma polifunzionali ed eclettici, adatti per realizzare monoliti o top da cucina, per rivestire tavoli e pareti curve e per molti altri utilizzi.
Per scommettere ancora su un prodotto “made in Italy” di altissima gamma, il Gruppo fondato da Romano Minozzi ha deciso di utilizzare due tra le top tecnologie per i grandi formati: la linea Continua+ di Sacmi e la pressa senza stampo GEA di System. Da sempre, infatti, investimenti e innovazione rappresentano il vero Dna di Iris Ceramica - GranitiFiandre.
Durante l’inaugurazione dello spazio esterno della sede di Fiorano, Federica Minozzi ha inoltre annunciato altre rivoluzionarie novità. “Crediamo molto nei grandissimi formati, che consentono di progettare senza limiti, senza interruzioni, in assoluta libertà. Proprio per venire incontro a tutte le richieste dell’architettura contemporanea, sempre più orientata verso i multiformati e le dimensioni non convenzionali, abbiamo deciso di realizzare un modernissimo centro logistico di smistamento e lavorazione delle grandi lastre, ancora non tagliate, nello stabilimento Ariostea. Un investimento di circa 8 milioni di euro che ci permette di immagazzinare tutti i prodotti, disponibili in diversi spessori (da 6 a 10 mm e oltre), in attesa di tagliarli esattamente secondo le esigenze dei singoli progetti. Una concezione completamente nuova, vicina al settore delle pietre naturali, che garantisce la massima flessibilità e un servizio sempre più tailor-made”. Un gioiello tecnologico che è stato realizzato con il prezioso contributo di Elettric 80, altra eccellenza emiliana con sede a Viano (Reggio Emilia), leader al mondo nell’automazione di processi produttivi, magazzini e centri di distribuzione, che per la prima volta entra nel mondo della ceramica.
Sul fronte della delocalizzazione produttiva, confermato l’investimento del Gruppo nell’area di Stupino (Russia), dove saranno prodotte lastre di grandissimo formato per il ricco mercato russo, sicuramente una delle aree più interessanti per la commercializzazione di prodotti di altissima qualità. L’impianto dovrebbe entrare in funzione nel giro di un paio d’anni.
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