01/12/2014 – Si chiama “Urban Wood” ed è il progetto vincitore del concorso per la nuova sede dell'IPES di Bolzano. A firmarlo lo studio Dorell.Ghotmeh.Tane / Architects, nato a Parigi nel 2006, e affermatosi a livello internazionale con il progetto del Museo Nazionale in Estonia, attualmente in costruzione.
Uno dei punti di forza del progetto vincitore è stata la decisione di non demolire l'edificio esistente dell'IPES e di limitare l'intervento a una delicata estensione che permette un impatto leggero sul quartiere e allo stesso tempo una messa in valore della nuova sede unica dell'importante istituzione.
Il progetto si propone di dotare l'Istituto di un edificio che comunichi in modo chiaro la trasparenza dell’Istituzione, la capacità innovativa del suo operato, l’apertura e la disponibilità verso la realtà locale a cui si rivolge e l’attenzione verso un futuro più sostenibile. L’edifico di nuova realizzazione, che si sviluppa quindi perpendicolarmente a quello esistente prendendone le quote di gronda e di colmo, sviluppa un volume compatto ed in sé omogeneo che si stacca nettamente dall’edificazione circostante per l’uso dei materiali: il legno e il vetro. Il nuovo volume è infatti realizzato con pilastri e solai in legno e con una doppia facciata, interamente vetrata, presente su tutti i lati e in copertura.
Oggi, lo studio Dorell.Ghotmeh.Tane / Architects è uno dei principali giovani studi d’architettura ad aver ottenuto numerosi riconoscimenti, dal NAJAP ‘07-08 – Premio d’Architettura istituito dal Ministero francese della Cultura, al Red Dot Award 2013, a due premi del Milan Design Award 2014 per il progetto "Light is Time" presentato alla Triennale di Milano ad Aprile scorso. Recentemente lo studio ha anche ottenuto il 2° premio nel concorso internazionale per il Velodromo Vigorelli di Milano ed è stato finalista del concorso per lo stadio Olimpico di Tokyo 2020 vinto da Zaha Hadid.
|