24/12/2014 - Il progetto, firmato da DE8 architetti e Tobia Scarpa, coglie l’esigenza della realizzazione del nuovo foyer, per ripensare il complesso del Kursaal alla “scala del paesaggio”.
Nel progetto originario d’inizio novecento il Casino’ assolveva al compito di foyer: accoglieva, accompagnava e permetteva al pubblico l’accesso al teatro. Era cioè un edificio prettamente rappresentativo, che rendeva accessibile il teatro posto ad una quota differente rispetto all’ingresso ( medesima quota della sorgente dell’acqua S. Pellegrino). Alla scala del paesaggio tutta l’attenzione era dedicata al Casinò; il teatro originario, in secondo piano, appariva come una superfetazione, senza alcuna pretesa architettonica.
All’apparato decorativo “liberty” del complesso monumentale, nel nuovo progetto, viene contrapposta una “pelle” in corten (cromaticamente la materia ricorda i colori del bosco retrostante) traforato che avvolge il teatro. Il pattern della foratura proietta una nuova decorazione, mutevole ed immateriale, che si contrappone all’originario utilizzo di stampi in cemento. Concettualmente è ricreata la luce che penetra attraverso un bosco fitto; questa luce inonda il foyer e genera una nuova struttura decorativa, immateriale, diametralmente opposta all’ornamento in cemento d’inizio ‘900. Alla scala del paesaggio la pelle è una sorta di quinta fondale; fa ri-emergere il complesso monumentale originario rispetto allo sfondo del bosco, crea, per contrasto, una distanza percettiva. Delinea i contorni e tutto appare di nuovo chiaro.
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