30/01/2015 - Prima della rivoluzione del 2001, Kristalia è per alcuni anni un’azienda specializzata nella produzione di complementi prevalentemente in vetro. Da qui il suo nome, che deriva dalla fusione delle due parole chiave: cristallo e made in Italy. Ma quel nome è evocatore anche di un’altra specificità, che continua a contraddistinguere Kristalia anche quando la produzione del vetro verrà abbandonata a favore del furniture design: cioè la trasparenza.
La trasparenza infatti è uno dei valori principali di Kristalia e si estende dalla modalità con cui viene affrontato lo sviluppo dei progetti fino ai processi di produzione e di comunicazione, ma investendo infine anche i luoghi dell’azienda che diventano “trasparenti”, nel senso di genuini, vivibili, luminosi. Perciò il “posto di lavoro” per Kristalia è determinante, come la luce che lo investe e la natura in cui è immerso. Nonostante il distretto che ospita la sede, Prata, sia il centro pulsante di una fremente attività produttiva.
In totale controtendenza con il momento storico, proprio nel 2014, Kristalia decide di investire su se stessa, a cominciare dalla sua sede. Non va all’estero, non va neanche a cementificare nei paraggi: invece potenzia, aggiorna e migliora l’esistente, intervenendo sulle aree industriali dismesse e procedendo con una nuova bonifica del terreno e delle strutture che ospita. In controtendenza è anche la scelta di assecondare una prassi che storicamente ha illuminato le esperienze di grandi e coraggiose imprese italiane nei territori in cui sono sorte e nei quali hanno cercato di portare i valori della comunità, del suolo, della gente che li ha abitati, prima ancora che serviti nel ruolo di dipendenti. Le fabbriche-villaggio, le farm si direbbe oggi, il senso sopravvissuto dei distretti nel nostro Paese.
È una questione di verdi (alberi, montagne), di bianchi (neve, luce), di nero (buio vs. illuminazione artificiale), di aria pulita, di naturalezza che fa sembrare anche il cemento un colore del paesaggio.
È una questione di sostenibilità, che muove dall’idea che un ambiente di lavoro possa assorbire e al contempo produrre l’energia che gli serve, in un circolo virtuoso: così i pannelli fotovoltaici posti sul tetto servono a garantire la sussistenza energetica agli interni che sono progettati nello scambio tra aree votate al lavoro e zone di relax e svago. In questo modo, anche la forza energetica umana promette una risposta combinata tra creatività ed efficienza.
La struttura prevederà perciò un’area dedicata agli uffici, alla produzione, al carico e scarico merci, ma anche zone ricreative per lo sport e l’intrattenimento, la musica, il cibo, un ampio showroom aperto al pubblico e un’area nella quale si concentreranno le collaborazioni di natura artistica.
Così nascerà la nuova azienda, adattata anche nell’aspetto al pensiero che orienta la filosofia di Kristalia e ne guida il catalogo di prodotti: minimalismo, benessere, ordine, serenità, legame con la natura.
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