02/01/2015 - Parigi celebra il bicentenario dalla nascita di uno dei teorici dell'architettura dell'Ottocento, con la mostra 'Viollet-le-Duc, les visions d’un architecte'. Si tratta della prima grande retrospettiva dedicata a Eugène Viollet-le-Duc (1814-1879), allestita nelle sale della Cité de l’architecture & du patrimoine, fino al 9 marzo 2015.
Sono passati trent'anni dall'ultima mostra monografica a lui intitolata. Perchè tornare a guardare al passato ottocentesco? Jean-Michel Leniaud, curatore della mostra e direttore dell’ École de Chartres, vuol dare una lettura del tutto inedita del personaggio poliedrico di Viollet-le-Duc, soffermandosi sul genio creativo dell'architetto e sugli aspetti poco conosciuti del suo percorso.
E' il carattere visionario della sua opera a destare maggiore curiosità oggi, come pure i suoi appunti, i suoi disegni, i suoi moltelpici interessi, nonchè la personalità controversa e compelssa, intrisa di positivisimo e romanticismo, con accenni di fanatismo.
Il percorso della mostra si suddivide in otto sezioni che ricalcano la lunga carriera dell'architetto, fatta di disegno, costruzione, insegnamento, restauro e non solo. Sezione ricca di materiale documentario è quella dedicata al restauro di Notre-Dame di Parigi, che riguarda l’apertura di un enorme cantiere durato vent’anni (dal 1842); si passa poi al Medioevo e alla formazione di Viollet-le-Duc, incluso il tour in Italia (1836-1837), per arrivare alla ricostruzione di due pareti del "Museo di scultura comparata”, inaugurato nel 1879 al Palais du Trocadéro, oggi sede della Cité de l’architecture.
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