07/01/2015 - L'edificio polivalente ZAC des Lilas porta la firma dello studio italiano scape. L’obiettivo più ambizioso della ZAC (zone d’aménagement concerté) della Porte des Lilas, situata nel quadrante nord-est della città, è quello di modificare i rapporti tra la Parigi interna al Boulevard Périphérique e i comuni immediatamente limitrofi.
"Non si tratta di cancellare la presenza di questa infrastruttura così importante nella vita della metropoli parigina” affermano i progettisti. “Si tratta di conferirle una nuova identità, di trasformarla in un momento di passaggio attraverso il quale scoprire l’evoluzione di una città. Non si vogliono negare i caratteri distintivi di due frammenti urbani costruiti in epoche diverse, piuttosto di attenuarne i contrasti troppo stridenti”.
L’area destinata ad accogliere il progetto è in una posizione ideale e si inserisce perfettamente nella logica della ZAC, secondo la nostra interpretazione. Essa è situata verso il limite sud della ZAC, in prossimità degli spazi verdi del Quartier Fougères che aprono nuove prospettive su Bagnolet e creano un continuum con il sistema degli impianti sportivi e pubblici, ed in posizione di perfetta visibilità dal Boulevard Périphérique.
“Disponiamo dunque di uno spazio libero, sull’infrastruttura di copertura del Périphérique, e di un terreno da edificare sulla base di un programma denso e importante. Il principio da cui muove il nostro progetto è quello di spingere al massimo le potenzialità di questo sito. E’ un’occasione rara in un contesto così denso e una possibilità di inserirsi al meglio nel sistema paesaggio della ZAC, dalla Plaine Saint-Denis a Bagnolet. Si è deciso di strutturare il progetto in modo da non occupare interamente la copertura del Périphérique con i due campi sportivi come previsto dal programma, ma di preservarne una parte per realizzare un giardino, uno spazio-filtro, una pausa, una sorpresa nel contesto visivo di quest’infrastruttura.
La seconda scelta verte sull'immaginare un sistema che garantisca la continuità tra il quartiere e i suoi servizi. Situando la palestra al livello semi interrato, si è creato al livello della strada un atrio molto permeabile e, al piano superiore, un livello a diretto contatto con la struttura di copertura del Périphérique. Qui prevediamo di realizzare il secondo campo sportivo.
Terza scelta: concepire un edificio compatto e unitario che conservi l’autonomia delle sue funzioni. Al livello del quartiere, l’utente percepisce chiaramente i tre programmi e vi accede in modo chiaro; si relazione ad un complesso dove i volumi della palestra, dello spazio giovani e del centro psicopedagogico si alternano a patii luminosi e verdi che vivacizzano il percorso lungo la facciata. A livello della città e quindi in rapporto alla ZAC e al Périphérique, i tre programmi si fondono, e costituiscono un’architettura dall’immagine chiara e semplice, un volume compatto, dove le grandi vetrate verticali creano il legame fra la linea di terra ed il cielo. Una leggera vibrazione del cemento in facciata lo mette in relazione con gli elementi metallici, che chiudono gli spazi verdi e sportivi.
Al suo interno, l’edificio è un sistema vivo, dove, nel rispetto delle regole e delle esigenze di intimità proprie ad ogni attività, abbiamo voluto creare un dispositivo di relazioni visive ricco e vario. La sala della palestra è il cuore del progetto: mette in relazione i terreni sportivi esterni e il giardino da un lato, e il grande hall d’ingresso con lo spazio di arrampicata, dall’altro. Lo scopo è di creare un’atmosfera positiva, dove si percepisca l’energia della pratica sportiva, restando protetti dalle interferenze acustiche e visive”.
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