10/03/2015 - È Angela Deuber la vincitrice della terza edizione dell'arcVision Prize - Women and Architecture, premio internazionale di architettura al femminile istituito da Italcementi Group. L'architetto Deuber si è distinta fra 50 candidature e una shortlist di 21 progettiste provenienti da 16 Paesi: Spagna, India, Messico, Italia, Francia, Svizzera, Olanda, Usa, Giappone, Egitto, Sudafrica, Tailandia, Marocco, Australia, Grecia, Giordania.
L’arcVision Prize si pone l’obiettivo di sottolineare idee e progetti con una forte impronta di innovazione e funzionalità, che siano al contempo sostenibili e socialmente significativi. Un accento sulla visione ‘femminile’ dell’architettura, al fine di rigenerare e progettare le architetture esistenti e future.
Nella motivazione per l’assegnazione del premio la giuria ha dichiarato: “Angela Deuber è una delle più giovani nominate in questa edizione. Riconosciamo nel suo lavoro nuove direzioni per l’architettura che al tempo stesso condensano con successo gli aspetti importanti per la ricerca strutturale della costruzione e dell’uso dei materiali, insieme al coinvolgimento e all’impegno per un decisivo ruolo sociale delle donne architetto.”
L’assegnazione del Premio si è tenuta a Bergamo, come consuetudine, nella cornice di i.lab, il centro ricerca e innovazione di Italcementi.
L’architetto svizzero, nata nel 1975, è stata scelta dopo due giorni di lavori e confronto dalla Giuria composta anche quest’anno da professioniste di eccellenza sia in ambito architettonico che socio-economico: Shaikha Al Maskari (membro del Consiglio Direttivo dell'Arab International Women's Forum-AIWF), Vera Baboun (Sindaco di Betlemme), Odile Decq (titolare dello studio di architettura Odile Decq), Yvonne Farrell (socia fondatrice dello studio di architettura Grafton Architects), Louisa Hutton (socia fondatrice dello studio d’architettura Sauerbruch Hutton), Suhasini Mani Ratnam (attrice, produttrice e scrittrice indiana), Samia Nkrumah (presidente del Centro Panafricano Kwame Nkrumah), Benedetta Tagliabue (titolare dello studio Miralles Tagliabue EMBT) e Martha Thorne (direttore Pritzker Prize, il “Nobel” dell’architettura).
La Giuria ha, inoltre, assegnato la menzione d’onore a Kate Otten (Sudafrica), Patama Roonrakwit (Tailandia) e Samira Rathod (India).L’arcVision Prize si pone l’obiettivo di sottolineare idee e progetti con una forte impronta di innovazione e funzionalità, che siano al contempo sostenibili e socialmente significativi. Un accento sulla visione ‘femminile’ dell’architettura, al fine di rigenerare e progettare le architetture esistenti e future.
Prize quest’anno si è arricchito della collaborazione con WE-Women for Expo, il progetto di Expo Milano 2015 volto a creare una rete mondiale di donne per Nutrire il pianeta. Destinataria del Premio Paula Nascimento, figura emergente dell’architettura contemporanea e progettista del Padiglione dell’Angola a Expo 2015.
“Paula Nascimento - ha dichiarato il Direttore Scientifico dell'arcVision Prize Stefano Casciani - sebbene ancora giovane ha già raggiunto con il suo lavoro una qualità che esprime al meglio ed esalta il ruolo delle donne nello scenario globale della professione architettonica, attraverso le sue molteplici attività: come organizzatrice culturale di importanti esposizioni, progettista di installazioni ed edifici sensibili, attenta promotrice dei temi della sostenibilità e della ricerca di un suo nuovo linguaggio estetico. Per questo le viene assegnato il Premio Speciale arcVision Prize WE-Women for Expo, che quest'anno si collega idealmente a Expo 2015 e alle sue tematiche fondamentali: l'uguaglianza delle popolazioni globali nel diritto all'alimentazione, nel rispetto dell'ambiente naturale, accompagnati alla ricerca progettuale di tecnologie e processi produttivi sensibili all'equilibrio planetario e alla sua conservazione per le generazioni future."
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