21/05/2015 -Living Divani continua il suo percorso di collaborazione con giovani progettisti, esito del puntuale lavoro di talent scouting fra le nuove leve del design che da alcuni anni contraddistingue l’azienda e che viene portato avanti personalmente da Carola Bestetti, seconda generazione, in stretta sintonia con l'art director Piero Lissoni.
FJU desk è il primo progetto per Living Divani di kaschkasch, duo di designer con base operativa a Colonia.
Presentato per la prima volta al Salone Satellite 2014 dove è stato notato da Living Divani che ha deciso di inserirlo nella propria collezione, FJU è uno scrittoio superlineare, un pratico piano di lavoro ribaltabile che all’occorrenza può essere chiuso per liberare spazio, dando vita ad un contenitore pensile per piccoli oggetti o scaffale portariviste dall’accattivante superficie materica in rovere.
Prodotto passpartout pensato per la casa ma ideale anche per il contract, FJU sintetizza il purismo e l’ingegnosità del design nordico con l’idea di eleganza Living Divani.
E’ leggiadra, insolita, di carattere, la nuova sedia George’s del designer spagnolo David Lopez Quincoces, che giunto al terzo anno di collaborazione si conferma una delle firme predilette di Living Divani. Pura nel disegno, George’s viene resa preziosa dal gioco di rivestimenti e finiture: midollino, cuoio, corda, legno e metallo si combinano in modo diverso creando molteplici possibilità di utilizzo.
Nella versione Light risalta il grafismo della struttura in acciaio verniciato nero su cui è appoggiata la seduta in massello di frassino o in legno Iroko per la variante da esterno, un esercizio di geometria pura, che spazia dal triangolo tracciato dalle gambe alle curve convergenti dello schienale.
La versione intrecciata la trasforma invece in un minuzioso gioco di fili che convergono e poi si allontanano, vestendo e impreziosendo la seduta.
La forza espressiva e poetica della materia domina sia nella variante in midollino dall’atmosfera retrò che in quella raffinata in cuoio, entrambe esclusivamente per interni, mentre il colore diventa protagonista nella variante in corda cerata pensata per un duplice utilizzo indoor/outdoor.
Esile e scultoreo, il tavolo Brasilia di David Lopez Quincoces è un omaggio all’architetto-sognatore Oscar Niemeyer: un progetto che rifiuta l’angolo retto sostituendolo con una curvatura libera e sensuale, ispirata alla natura.
Tra tecnologia e intimismo, la lamiera d’acciaio si plasma e si piega come un foglio di carta sottile offrendo punti di vista non convenzionali. Un progetto che nel suo disegno purificato e nella cura maniacale per i dettagli rispecchia alla perfezione l’idea di estetica dell’azienda.
Strizza l’occhio al modernariato, con la sua struttura elegante in tondino d’acciaio, lo sgabello Nina di David Lopez Quincoces, disponibile in due altezze e in versione indoor/outdoor. Esercizio di proiezioni ortogonali, per un arredo che sa essere minimale ed al tempo stesso decorativo.
Fonde lo stile tradizionale giapponese con il design italiano la consolle Inari di mist-o, duo di designer composto da Tommaso Nani e Noa Ikeuchi che opera tra Milano e Yokohama.
Elegante monolite nero, Inari è costituito da 4 elementi in lamiera d’acciaio che si avvicinano fino a combaciare, andando a creare un tutt’uno armonico.
Alchimia tra materiale e immateriale, equilibrio di pieni e di vuoti all’insegna della simmetria perfetta, Inari è un arredo-scultura, un macro-ideogramma nero opaco che personalizza una parte della casa, un ufficio o una stanza d’albergo creando una ricercata postazione di scrittura.
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