"Dopo la grande Biennale di ricerca sviluppata da Rem Koolhaas, e interamente dedicata alla ricerca del curatore, si ritiene di dover dar vita a una Biennale che convochi gli architetti e dedicata all’indagine sulla frontiera delle realizzazioni che dimostrano la vitalità dell’architettura, frontiera che attraversa varie parti del mondo e che vede l’architettura impegnata a dare precise risposte a precise domande. Una Biennale che intenda ancora una volta reagire allo scollamento tra architettura e società civile, che nel corso degli ultimi decenni ha portato da un lato alla spettacolarizzazione dell’architettura e dall’altro alla rinuncia della stessa. Alejandro Aravena ci appare, tra gli architetti della nuova generazione, quello più in grado di raccontarci queste realtà e di scoprirne la vitalità.”
Baratta ha poi confermato la durata di sei mesi della Mostra:
“dopo anni di crescita della Biennale Architettura si può consolidare la scelta di una durata di sei mesi, anche in relazione all’incremento costante della frequentazione della stessa da parte delle facoltà di architettura di tutto il mondo che hanno aderito al progetto Biennale Sessions, e che hanno fatto della Biennale Architettura un luogo di pellegrinaggio di studenti e docenti provenienti dalle università di molti paesi, dagli Stati Uniti alla Cina.”
Alejandro Aravena (Cile, 1967) si laurea in architettura presso l’Università Cattolica del Cile nel 1992. Nel 1993 studia Storia e Teoria allo IUAV e incisione presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia.
Nel 1994 fonda lo studio Alejandro Aravena Architetti. Il suo lavoro comprende diversi edifici per l’Università Cattolica: la Scuola di Matematica (1998), la Facoltà di Medicina (2001), la Scuola di Architettura (2004), le Torri Siamesi (2005) e più recentemente l’Angelini Innovation Center (2014). Si annoverano inoltre la Scuola Montessori (2000), l’Università di St. Edwards a Austin, Texas (2008), il Children Workshop and Chairless per Vitra in Germania (2008), le stanze per scrittori della Michalsky Foundation in Svizzera (2015) e un edificio per Novartis nel loro nuovo campus in Cina (2015). Nel 2013 è selezionato per il nuovo Centro per le Arti Contemporanee di Mosca e vince il concorso per la Borsa di Teheran in Iran.
Dal 2000 al 2005 insegna all'Università di Harvard, dove insieme all'ingegnere Andres Iacobelli fonda il collettivo
ELEMENTAL, detto anche Urban Do Tank, partner dell’Università Cattolica e della Chilean Oil Company Copec.
Il suo lavoro è stato insignito di numerosi riconoscimenti, tra cui: The Design of the Year (London Design Museum, 2015), il 1° Premio del Zumtobel Global Award (Austria, 2014), il World Green Building Council Chairman’s Award (USA, 2014), il 1° Premio Index Award (Denmark, 2011), la Medaglia d’Argento del Holcim Awards for Sustainable Construction (Svizzera, 2011), il 1° Premio del Brit Insurance Design Awards (UK, 2010), il Curry Stone Design Award (USA, 2010), il Marcus Prize (USA, 2009), il Leone d’Argento alla 11. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia (2008), il Global Award for Sustainable Architecture (Francia, 2007), l’Erich Schelling Architecture Medal (Germania, 2006) e il Premio Bicentenario per il suo contributo allo sviluppo del Paese (Cile, 2004).
Nel corso degli anni partecipa alla Biennale di San Paolo (2007), alla Triennale di Milano (2008), alla Biennale di Architettura di Venezia (2008 e 2012), al MoMA di New York (2010), alla Galleria MA di Tokyo (2011) ed il suo lavoro è parte della collezione del Centre Pompidou.
Dal 2009 è membro della Giuria del Pritzker Prize ed è stato relatore al TED Global nel 2014.
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