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Das Haus: Sebastian Herkner nominato Guest of Honour 2016
'Non desidero muri rigidi, bensì una casa che trasmetta apertura'
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10/07/2015 - Che aspetto potrebbe avere una casa se un designer desse davvero piena espressione ai suoi sogni? Quanto della sua persona, della sua cultura e delle sue convinzioni riguardo senso, funzione ed estetica dell’architettura, dei mobili e dell’interior design sarebbe visibile in un tale progetto? E come apparirebbe poi questa visione se venisse creata da un designer tedesco? Nel gennaio 2016, alla prossima edizione di imm cologne, Sebastian Herkner, designer di prodotto con uno studio proprio a Offenbach sul Meno, avrà occasione di dare una buona riordinata al cliché al quale, negli occhi del mondo internazionale dell’arredo, è ancorato il design tedesco, fra lo stile rustico tipo Foresta Nera, la tradizione dello stile Bauhaus e l’estetica della ditta Braun. Il giovane talento della scena internazionale del design è stato nominato Guest of Honour 2016 da imm cologne che l’ha invitato a creare un’interpretazione propria del formato sperimentale Das Haus – Interiors on Stage.

Herkner – Collezionista, artigiano e mago
Lo straordinario senso per il materiale di Sebastian Herkner e le sue originali soluzioni delle forme, stranamente seducenti nonostante la mancanza di qualsiasi elemento decorativo, hanno presto fruttato al 34enne un alto prestigio internazionale. Nei suoi numerosi viaggi colleziona impressioni, oggetti d’uso quotidiano e tecniche artigianali. Marche come Moroso, Fontana Arte, Sitzfeldt, Very Wood by Gervasoni, Sancal, Böwer, Gubi, Leff Amsterdam, Carl Mertens, Pulpo, La Chance, De Vorm, Rosenthal e Nya Nordiska gli affidano la progettazione di mobili, lampade, articoli da tavola e showroom.
Herkner sa mettere in rilievo la valenza ed il carattere del materiale, combinando al contempo in modo sensato tecniche artigianali e di high-tech. Molti dei suoi progetti, che inizialmente hanno destato l’attenzione soprattutto nell’ambito delle galerie, rivelano la loro qualità solo attraverso l’impiego di tecniche artigianali tradizionali – come ad esempio il tavolino Bell Table (Classicon), il cui piedistallo in vetro colorato viene realizzato ancora a mano in Germania.

Il designer, nato a Bad Mergentheim e qualificatosi alla Hochschule für Gestaltung (Università d’arte e design) di Offenbach, nel 2006 ha fondato il suo studio in proprio. Ha affinato il suo senso per i dettagli durante l’anno di tirocinio presso la casa di moda Stella McCartney a Londra. Dopo il suo riconoscimento da parte d’imm cologne per il Best Communication Concept 2009, ha ricevuto numerosi premi da riviste come Elle Deco e Wallpaper, il red dot design award, il Designpreis Deutschland, il German Design Award nonchè recentemente – di nuovo da imm cologne – l’Interior Innovation Award.

Una casa senza muri rigidi
Per Das Haus – Interiors on Stage Herkner ha in mente qualcosa che non potrebbe essere più diversa al confronto con il progetto cubico e suddiviso in camere a due piani dello studio d’architetti Neri&Hu di Shanghai del 2015: la Das Haus 2016 dovrà essere ariosa e tessile e trasmettere un’esperienza dell’abitare aperto e vivibile con tutti i sensi. “Non desidero muri rigidi, bensì una casa che trasmetta apertura“, afferma Herkner accennando ai pilastri fondamentali del suo progetto. “Una casa può dare due tipi di messaggio: ‘Stai fuori!’ oppure ‘Entra!’. In considerazione dei destini dei profughi è giunto il momento di contrapporre alla chiusura politica un segnale d’apertura e d’empatia”, pensa Sebastian Herkner. “Con il concetto per Das Haus negli ultimi anni abbiamo fatto viaggi lontano e abbiamo così portato a Colonia una gamma davvero
internazionale di creazioni contemporanee di emergenti,insoliti designer ed architetti”, racconta Dick Spierenburg, Creative Director di imm cologne, commentando la storia di successo della piattaforma sperimentale introdotta nel 2012. Prosegue l’Olandese: ”Dopo il nostro grande passo in Cina nell’ultima edizione, non potevamo più semplicemente passare oltre davanti ad un talento come Sebastian Herkner, solo perché abita per così dire dietro all’angolo. La casa di Herkner sarà spettacolare perché sarà nuovamente del tutto diversa: ricca di prospettive, stravagante e molto, molto sensuale. Mi aspetto un evento che susciterà l’interesse non solo del mondo specializzato bensì anche nelle giornate aperte al pubblico.”

“Das Haus” – per metà un ritratto del designer, per metà un progetto per il futuro
“Das Haus – Interiors on Stage” è un progetto di simulazione di una casa presentato a imm cologne, la Fiera internazionale dell’arredo. La fiera installa in tale occasione al centro di Pure Editions nel padiglione 2.2 una casa di circa 240 m2, realizzata in base al progetto di un designer diverso ogni anno. Mobili, colori, materiali, illuminazione e accessori si fondono in un design d'interni dalla configurazione del tutto individuale. Il progetto dall’approccio olistico deve non solo svolgere il suo sguardo al futuro ma essere anche al contempo una soluzione possibile e, soprattutto, autentica. Das Haus – Interiors on Stage è così sia un ritratto del designer che un progetto visionario, un esempio di come si possa creare un proprio mondo che diventa espressione della propria personalità. Il progetto elabora non solo il tema delle tendenze contemporanee dell’arredo, ma anche gli aneliti del pubblico e il cambiamento sociale.

L’edizione inaugurativa del nuovo formato di design nel 2012 è stata curata dal duo indo-britannico di designer Nipa Doshi e Jonathan Levien, che ha messo in scena uno concept abitativo dalla crescita organica che permette una coesistenza comunicativa tra abitanti e culture. Nel 2013 il designer italiano Luca Nichetto ha proseguito l’evento di design con un elegante ensemble che si apre in ogni direzione verso la natura. Nell’edizione del 2014 la designer danese Louise Campbell ha reso Das Haus un polo di calma low-tech nel bel mezzo del tumulto della fiera, facendone il modello per la conciliabilità fra nature umane e stili contrastanti. Nell’ultima edizione la coppia
d’architetti cinesi Rossana Hu e Lyndon Neri ha messo in discussione rituali abitativi tradizionali ponendo „gabbie abitative“ stracolme di mobili sia classici che moderni in una installazione che ricordava gli stretti vicoli di Shanghai, faceva del visitatore un voyeur e animava alla riflessione.

Nel 2016Das Haus – Interiors on Stage sarà in un ambiente un po’ diverso rispetto alle edizioni passate: ormai facente parte del padiglione Pure Editions, costituisce il fulcro del nuovo formato “Platforms” (piattaforme), la cui aperta architettura di presentazione illustra un ampio spettro di assortimenti di rilievo nell’interior design, dal divano o dalla sedia attraverso i mobili per esterni fino alle lampade – non importa se di grandi marche o nomi minori. Attraverso la nuova struttura i principali attori e punti culminanti del design saranno maggiormente riuniti e meglio accessibili in Pure Editions.

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