20/07/2015 - Il centro storico di San Salvo conserva un segno forte della sua epoca romana ben leggibile nel suo Quadrilatero, che racchiude gli edifici principali della identità cittadina: la chiesa di San Giuseppe, il Municipio, la piazza principale, il Parco Archeologico, il Museo della Porta della Terra.
Il gruppo di progettazione, formato da Alessandro Vitale, Lucia Secondo e Stefania Giardinelli, è intervenuto proprio nell'ambito della rilettura del Parco archeologico, al fine di far convivere armonicamente il patrimonio storico con gli interessi della collettività.
"L'idea di progetto parte dal riconoscere la necessità di intrecciare un dialogo tra passato e futuro. I linguaggi diversi di tempo e spazio si sintonizzano su un sistema di segni che rende possibile il loro riconoscimento e il loro rispetto reciproco" spiegano i progettisti.
"I resti archeologici presenti nel Parco archeologico del Quadrilatero vengono collegati da segni che si sovrappongono al disegno della piazza esistente creando due piani d'uso, quello legato all'uso pubblico-religioso e quello culturale-turistico legato alla fruizione dei reperti e del Museo Civico. Il 'calpestare le tracce' del passato diventa uno strumento in grado di garantirne la conservazione".
Lastre in corten, inserite nella pavimentazione musiva esistente, contengono anche le luci puntuali, definendo percorsi e valorizzando, anche nelle ore serali, la piazza antistante il nuovo padiglione.
Questo si compone di pochi ma forti elementi: una copertura in acciaio corten, che sembra poggiare su due soli setti anch’essi rivestiti in acciaio pre-ossidato, e un volume trasparente che permette di guardare al suo interno e amplia lo spazio della piazza.
Il volume è pensato come 'uno scrigno' fatto di due materiali: il vetro, per proteggere senza nascondere e il corten che con la sua patina “antica” dialoga visivamente con i resti archeologici.
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