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18/09/2015 - "Sono nato in questo quartiere e quindi lo conosco bene. Il progetto si è ispirato al carattere delle ville borghesi d’inizio novecento che sorgevano in questo quartiere. Le loro facciate ecclettiche, i generosi spazi interni e i giardini aperti che le circondavano sono stati reinterpretati nel progetto. Anche gli edifici in mattone sorti alla fine del XX secolo segnano il carattere di questo quartiere, in particolare l’edificio contiguo dell’architetto Tami. Queste due premesse storiche hanno ispirato il progetto che ne diventa una combinazione".
Questa la premessa di Francesco Buzzi, founder di Buzzi studio d'architettura, al progetto di Cà Bugnada a Locarno. Il nuovo complesso si compone di tre edifici posizionati nelle vicinanze di un ripido pendio verso il fiume Maggia. Un primo edificio, a sviluppo orizzontale, ospita appartamenti in affitto ed un piano terreno commerciale, creando un fronte urbano all'interno del quartiere; avvicinandosi al delta sorgono due torri snelle, in cui è stato ricavato un solo appartamento per piano secondo la tipologia milanese della villa a piani.
La facciata ondulata in mattoni, fissata e sospesa a mensole indipendenti dalla struttura in cemento armato, aderisce 'come un tulle' agli edifici. Il movimento e lo stesso disegno a patchwork sono il risultato di un confronto progettuale fra le maestranze di cantiere e la produzione digitale.
La facciata è stata ottenuta dall' assemblaggio casuale di sette elementi tridimensionali in mattoni – “pixel patchwork” - dall’effetto bugnato, impiegando la tecnologia del ROB-brick di argilla del Giura, appositamente prodotta per questo edificio.
"Sia il carattere architettonico che la disposizione degli edifici - spiega l'architetto Buzzi - integrano il complesso nel tessuto del quartiere di Solduno. L’edificio Tami, il parco fluviale del delta della Maggia e i giardini interni del vicinato diventano le quinte della corte interna. Se su via Varenna l’edificio risulta molto urbano, quando si attraversa la corte si scopre un altro mondo, aperto sul fiume, immerso nel verde del delta. Grazie alla loro intelligente disposizione tutti e tre gli edifici godono la vista dello scenario sul delta e il lago maggiore".
"Abbiamo creato una grande varietà architettonica usando pochi elementi, che si ripetono, allo scopo realizzare un’unità espressiva a un costo razionale". Conclude Buzzi: "Grazie alla mancanza di qualsiasi allineamento di facciata la costruzione ha potuto essere realizzata in maniera veloce ed economica".
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Scheda progetto: |
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Buzzi studio d'architettura
Cà Bugnada
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