08/09/2015 - Savelletri, Puglia: due antiche masserie, costruite nel 1500 e immerse nella piana degli ulivi secolari, trasformate in alberghi di lusso. Incuriosita dalla rivisitazione della storia e della cultura pugliese all'interno di due 'country houses' appartenenti alla stessa famiglia, la nostra redazione ha incontrato i proprietari che, oltre ad aprirci le porte di Masseria Torre Coccaro e Masseria Torre Maizza, hanno raccontato dettagli e aneddoti.
La Redazione: Torre Coccaro e Torre Maizza. Due masserie fortificate del 1500 immerse nella piana degli ulivi secolari, a Savelletri. Come nasce l’idea di realizzare delle strutture ricettive di lusso a conduzione familiare?
VM: La nostra famiglia è attiva nel mondo dell’hotellerie già dal 1980 con altre due strutture in stile classico, realizzate negli anni ‘70: Hotel del Levante e Hotel Sierra Silvana. Abbiamo poi pensato di aprire un albergo di lusso (una country house) in Scozia, lavorandovi per ben 7 anni, dopodiché abbiamo deciso di ricreare due country house anche nella nostra terra, in Puglia.
La Redazione: Come si traduce la vostra idea di ospitalità nelle scelte degli arredi, nella sistemazione delle camere e degli spazi destinati al relax?
VM: Pensiamo di dover sempre porre al primo posto le esigenze delle persone e dei clienti che, secondo noi, cercano di solito ‘una casa lontano da casa’. La nostra idea di ospitalità si ispira a quella della casa di un amico per una vacanza, perché, ormai, il cliente ha bisogno di una quantità di facilities sempre maggiore: dalla scuola di cucina, al centro benessere, dalla cantina con degustazione vini, alla sala musica, la sala giochi, la piscina scoperta e coperta, fino alla sala da biliardo. Non solo. A seconda delle esigenze, che si tratti di giovani coppie, di famiglie o di anziani, anche le tipologie di camere variano molto fra loro: dalle suites alle camere comunicanti, dalle suite romantiche alle camere con giardini privati.
La Redazione: In che modo la ricerca condotta sull’arredamento, negli spazi di Torre Coccaro, racconta ai suoi ospiti la storia e le tradizioni pugliesi?
VM: Abbiamo ritenuto molto importante evidenziare la storia delle masserie valorizzando la presenza della pietra e l’uso di materiali locali quali la ceramica di Grottaglie e di Lucugnano; la teleria in lino e cotone, arricchita di tessuti ricamati antichi; ceste e arredi in legno di ulivo e canne, realizzate da artigiani di Acquarica del Capo e di Monopoli; pezzi di recupero rinvenuti da i vari mercatini tra Ostuni, Martina Franca, Rutigliano e Lecce.
La Redazione: Quali sono state le collaborazioni con artigiani locali, designer, gallerie d’arte per entrambe le strutture? Ce ne raccontate qualcuna che vi sta particolarmente a cuore?
VM: Ormai da 10 anni aderiamo a un progetto di residenze d’artista per sperimentare l’influenza del territorio pugliese sulle opere site-specific che i diversi artisti donano alle masserie.
Tra le numerose collaborazioni, aver avuto la possibilità di lavorare con una galleria italiana con sede a Berlino, la Mario Mazzoli, ci ha fatto conoscere un mondo dell’arte contemporanea vivissimo e molto attento all’Italia, che però non conosceva la Puglia; questa collaborazione ha dato impulso ad una lunga serie di contributi, con grande ritorno di artisti e visitatori. E’ stato per noi molto emozionante e interessante aprirci a questo mondo e far conoscere il progetto artistico berlinese a clienti, curatori, esperti e giornalisti.
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