15/10/2015 - È stato inaugurato il 29 settembre scorso a Poggio Picenze (AQ) il nuovo Centro di aggregazione sociale per giovani ed anziani progettato dallo studio Burnazzi Feltrin Architetti.
Il Centro è nato in sostituzione della vecchia struttura di ritrovo, localizzata nel centro storico e resa inagibile dal terremoto del 6 aprile 2009. L'intento progettuale del nuovo complesso è di rielaborare l'opera il “Grande Cretto” di Burri, eseguita a Gibellina tra il 1985 e il 1989, in seguito al terremoto del Belice (1968) e realizzata in cemento bianco. Il nuovo Centro di aggregazione recupera molti valori del progetto precedente, ma vuole anche veicolarne di nuovi. Alla volontà di costruire un edificio legato al paesaggio abruzzese, si è aggiunto il valore della memoria.
Nel 2011, essendo trascorsi due anni dal terremoto, periodo in cui la società civile italiana ha gradualmente dimenticato quanto accaduto in Abruzzo, l'andamento a zig-zag dei volumi vuole in qualche modo evocare delle ideali crepe, ricordo dell'evento sismico verificatosi.
Nel contempo, trattandosi di un edificio rivestito in legno e coperto a verde, il progetto vuole attribuire alla natura una valenza positiva, ispirando nei suoi fruitori una rinnovata fiducia in essa e nell'uomo; i ragazzi e gli anziani si ritrovano assieme in un edificio integrato nel verde, avendo la possibilità di coltivare la speranza nel futuro. Il tetto è coperto con un prato rustico, e sono inverdite anche le facciate, grazie ad una serie di cavi colorati sui quali salgono dei rampicanti, che saranno affidati alle cure e alla manutenzione dei fruitori del Centro.
Il Centro di aggregazione sociale è capace di accogliere circa 130 persone, provenienti sia dal comune di Poggio Picenze che da quelli limitrofi. L'edificio è sviluppato su un unico livello ed ha un'estensione di circa 240 mq netti interni: vi si trovano la hall d'ingresso, due sale polivalenti, la biblioteca con annesse postazioni internet, una sala musica, oltre ai servizi, al magazzino e a spazi aperti, ma coperti. Esternamente i prospetti presentano un rivestimento in legno di larice naturale, essenza che è stata utilizzata anche per i serramenti. Il volume principale chiuso è affiancato da altre due manufatti aperti, destinati a parcheggio, per mezzi a quattro ruote e a due ruote, realizzate con strutture in acciaio rivestite in legno di larice, anch'esse ricoperte di cavetti colorati per sostenere dei rampicanti.
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