26/10/2015 - Nel complesso dell'ex Canonica della Chiesa di San Carpoforo, antica chiesa nel centro storico di Milano, ha preso vita da poco più di un mese, il nuovo Laboratorio Formentini per l'Editoria, realizzato dalla Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori su progetto di Alterstudio Partners.
Lo studio milanese, specializzato nella progettazione di luoghi per la cultura e biblioteche in particolare, con l’obiettivo di conciliare gli aspetti legati alla conservazione della storia dell'edificio, agli elementi di nuova configurazione, in risposta alle esigenze funzionali contemporanee.
La struttura esistente versava in uno stato di totale degrado, nelle facciate, negli impianti, nelle coperture e negli spazi interni. Interventi databili agli anni Sessanta e Settanta ne avevano completamente alterato gli spazi interni, con l’impiego di materiali e finiture di scarsa qualità.
"Gli spazi interni sono stati completamente ripensati - spiegano gli architetti - demolendo la stretta scala esistente (fuori norma e databile agli anni Sessanta) e realizzandone una nuova e più ampia, progettata per collegare tra loro tutti i diversi dislivelli esistenti e al contempo per consentire l’inserimento di un ascensore.
La scala, con finitura in ferro grezzo, è pensata come un manufatto autonomo, dalle forme contemporanee, collocato nell’antico edificio: un’ “architettura nell’architettura” che, nel percorso di salita del visitatore verso il primo piano, inserisce un’inedita complessità e una differente percezione degli spazi interni, svelando nuovi e inaspettati punti di vista.
L’ampio salone al primo piano, attrezzato per esposizioni, eventi e conferenze, è caratterizzato dal particolare disegno dei controsoffitti e dalle specifiche soluzioni espositive e di illuminazione, atte a garantire la massima flessibilità d’uso, in grado di rispondere a una programmazione culturale aperta e in continua evoluzione".
Il grigio seta dei pavimenti ed il color grafite del ferro grezzo si oppongono alle tonalità vivaci degli arredi e alla sinuosità dei soffitti. I punti luce sono integrati senza soluzione di continuità in soffitti e pareti, alternando tagli ed elementi lineari a forme morbide ricurve.
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