09/10/2015 – È stato inaugurato il 19 settembre a Guastalla (RE) il nuovo “Nido d’Infanzia” firmato dallo studio MCA - Mario Cucinella Architects. Il progetto è risultato primo classificato nella gara indetta nel 2013 per sostituire due nidi comunali dell’infanzia (Pollicino e Rondine) danneggiati dal terremoto del maggio 2012.
“Il comune di Guastalla fa parte di un paesaggio fluviale, agreste e urbano, dove il passato aristocratico e la cultura contadina hanno sviluppato nel tempo una attenzione all’arte e alle tradizioni che ha fortemente influenzato l’educazione dei futuri abitanti. Proprio l’identità di questa terra, al confine tra Lombardia e Emilia Romagna e dove da sempre si è stabilita una relazione profonda tra educazione e senso del territorio, ha ispirato lo studio Mario Cucinella Architects di Bologna nel progettare il nuovo nido comunale d’infanzia della città.
La presenza sul lotto di numerosi alberi ad alto e medio fusto ha immediatamente suggerito l’idea di un edificio che dialogasse con il suo contorno. Ecco che la moltiplicazione degli elementi verticali in legno che caratterizzano l’impianto dell’edificio riprende il motivo dei filari degli alberi e dei tracciati dei campi coltivati, conferendo all’insieme leggerezza e scardinando la tipica immagine della scuola come volume compatto e monolitico. In questa logica il modello proposto si integra sia visivamente che architettonicamente con il contesto e con il paesaggio che caratterizza il sito di progetto.
In un servizio per l’infanzia, la qualità dello spazio è un aspetto centrale del rapporto educativo con i bambini, che con l’ambiente circostante stringono un legame emotivo molto più intenso rispetto agli adulti perché lo vivono con tutto il corpo e gli attribuiscono un senso attraverso gli odori, i suoni, gli stimoli visivi. Il nido, oggetto-protagonista di una grande comunità che è il bosco, è il riferimento simbolico del progetto del nuovo asilo: uno spazio caldo, accogliente e nello stesso tempo leggero e aperto verso l’esterno, che diventa strumento di apprendimento e svolge una funzione narrativa di scoperta e di cura della natura.
Gli elementi propriamente architettonici del nuovo asilo nido d’infanzia, come la forma degli interni, la loro organizzazione, la scelta dei materiali, l’insieme delle percezioni sensoriali legate alla luce, ai colori, alle sonorità, alle suggestioni tattili, sono concepiti tenendo conto degli aspetti pedagogici e educazionali collegati alla crescita del bambino. Per questa ragione il progetto di Mario Cucinella Architects si basa sulla semplicità di una struttura in legno con ampie vetrate che consentono l’ interazione tra le aree chiuse delle aule e l’esterno.
La struttura prevede l’uso di materiali naturali a basso impatto ambientale. In particolare, la struttura portante è costituita da telai di legno: un materiale sicuro e ideale per mantenere l’isolamento termico dell’edificio. L’elevata coibentazione, la distribuzione ottimale di superfici trasparenti, il ricorso a sistemi all’avanguardia per il recupero dell’acqua piovana e l’inserimento in copertura di un impianto fotovoltaico, consentiranno di ridurre al minimo il ricorso a impianti meccanici per soddisfare i fabbisogni energetici dell’edificio.
La sinuosità dello spazio e il calore dei materiali rimandano a una tana sicura nella quale muovere i primi passi verso la crescita. I piccoli utenti si troveranno quindi a scoprire luoghi complessi e allo stesso tempo familiari, dove sviluppare le capacità e le peculiarità proprie di ciascuno. Anche le zone di connessione tra le aule e i laboratori sono progettati per essere vissuti con curiosità e piacere: lungo i percorsi si trovano slarghi, aree di gioco e di relazione, nicchie dove sostare, elementi trasparenti per guardare verso l’esterno o sbirciare le attività degli altri bambini.
Così partendo dai segni sinuosi interni, si è articolato anche il percorso sensoriale esterno all’edificio, che abbraccia la struttura senza soffocarla e determina spazi protetti per le attività dei bimbi, degli educatori e dei genitori. Tale percorso, che integra anche gli alberi già esistenti, delinea la forma di un piccolo animale fantasioso da bosco, un incrocio tra un ermellino, una donnola, una garzetta e un airone, specie che vivono comunemente in questo territorio fluviale. L’animale di fantasia diventa così un riferimento culturale per i bambini poiché rappresenta il cucciolo che vive nella sua comunità, dove impara, scopre, cresce, proprio come i piccoli utenti di questo asilo d’infanzia”.
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