12/11/2105 - Sono due i progetti italiani premiati nell'ambito dei Leaf Awards 2015. Si tratta del nuovo Centro Civico di Villacidro (Sardegna) di Paolo Rossi e Antonello Stella - 3TI Progetti e la Capanna sul fiume a Premariacco (UD) firmata da Robby Cantarutti e Francesca Petricich.
Il Nuovo Centro Civico è stato premiato nella categoria “Best Future Building of the Year”.
Il progetto si colloca in un’area che costituisce, per la città e i suoi abitanti, un importante punto di riferimento urbano, per la sua storia e le sue caratteristiche morfologiche e naturalistiche. Il nuovo Centro, importante futuro polo di aggregazione per la città, reinterpreta gli aspetti maggiormente caratterizzanti il paesaggio urbano e naturale circostante, trasformandoli in architettura. All’interno dello storico giardino del Palazzo Vescovile, il nuovo edificio del Centro Civico si dispone nella parte più alta dell’area, per minimizzare il consumo di suolo e mantenere quanto più possibile inalterate la morfologia e l’uso dei terrazzamenti che caratterizzano il giardino stesso. Il complesso, adeguandosi alla morfologia del terreno e ricercando un adeguato inserimento nel contesto urbano e in quello naturale, si apre alla città e diviene parco urbano, teatro, forum cittadino, arena, ma anche atelier, laboratorio, spazio espositivo a servizio della comunità e aperto ai visitatori. Un edificio in stretta relazione con l’abitato, con gli ambienti e le attività del Palazzo Vescovile e delle ex Carceri, queste ultime oggetto di restauro e rifunzionalizzate come spazi didattici ed espositivi.
Nella categoria “Residential Building of the Year – Single Occupancy” è stata premiata La Capanna sul fiume di Robby Cantarutti e Francesca Petricich.
“Il progetto prende origine da lontano, dagli innumerevoli momenti di svago dell'infanzia prima e dell'adolescenza poi, trascorsi sul corso d'acqua che dà il nome alle valli che attraversa.
Vissuto come spiaggia d'estate e come territorio da esplorare e sul quale costruire capanne nelle boscaglie che punteggiano le sue rive durante le altre stagioni, il Natisone è stato l'incubatore di un sogno, dapprima inconsapevole, poi vagheggiato e infine fortemente voluto.
Così ha preso forma la casa-capanna di Robby e Francesca e lo studio attiguo in cui cullare nuove idee per realizzare ulteriori sogni di un vivere armonizzato con l'ambiente naturale, capace di dialogare con esso. Il tema progettuale è stato quello di rispettare il contesto attraverso la ricerca di un inserimento equilibrato dei volumi, rimasti identici all'edificazione preesistente, in un paesaggio così fortemente caratterizzato, sia dai colori della vegetazione circostante, sia dalle limpide acque del fiume, sia dai suoi caratteristici costoni in conglomerato, al punto di divenire fonte di ispirazione per la scelta dei materiali e per un corretto rapporto tra vuoti e pieni.
A chi giunge dalla stradina sterrata che da nord, in prossimità del centro abitato, si inoltra tra terreni coltivati a granturco e frumento, l'edificio si presenta come un corpo unico. In realtà si tratta di due unità indipendenti unite tra loro da un muro in calcestruzzo faccia a vista che, oltre a legare i due volumi, forma un ampio portale rivolto verso il fiume, costituendo l'ingresso sia dello studio di architettura, più lungo e stretto, ad ovest, sia dell'abitazione, che sfrutta una maggiore larghezza, ad est. Quest'ultima è stata pensata per una totale simbiosi con l'ambiente fluviale: di qui la scelta di realizzare il alto sud completamente in vetro, estendendone la già generosa metratura con un'ampia terrazza a sbalzo sullo strapiombo. Proprio per godere al massimo della vista boschiva e fluviale nella zona giorno sono state limitate al massimo le pareti opache”.
Guarda qui tutti i progetti premiati.
|