26/01/2016 - Venerdì 29 gennaio 2016 alle ore 15.00, la Sala Di Stefano del PAN Palazzo delle Arti di Napoli, ospita l'incontro "1914-2014. Cent'anni di Architettura Futurista", in occasione del centenario della morte di Antonio Sant'Elia e della pubblicazione del volume 1914-2014. Cent'anni di Architettura Futurista, a cura di Andrea Nastri e Giuliana Vespere.
Interverranno al convegno:
• Lorenzo Capobianco, tesoriere dell'Ordine degli architetti di Napoli
• Pasquale Belfiore, Seconda Università di Napoli
• Fabio Mangone, Università degli studi di Napoli Federico II
• Ezio Godoli, Università degli studi di Firenze
• Franco Purini, Sapienza Università di Roma
• Matteo Agnoletto, Università di Bologna
• Milva Giacomelli, Università degli studi di Firenze
• Claudia Lamberti, Università di Pisa
• Efisio Pitzalis, Seconda Università degli studi di Napoli
Il volume si propone di analizzare le influenze esercitate dai manifesti e dall’iconografia futurista sull’architettura contemporanea attraverso la lettura critica di alcuni tra i massimi studiosi di futurismo italiani.
Storici dell'arte e dell'architettura, critici e progettisti, prendendo come spunto il recente centenario del Manifesto dell’Architettura futurista di Antonio Sant’Elia, sono chiamati a fare un resoconto dei vaticini contenuti negli scritti e nelle opere dei futuristi, individuando quelle valenze inespresse che, legittimate dalla visione contemporanea, possono essere definite profetiche.
Le folgorazioni futuriste rendono infatti evidente quanto ci sia in comune tra momenti così distanti nel tempo, ma vicini in termini di provocazioni, atteggiamenti e stimoli.
Il libro è teso a raccontare quanto e come l’eredità del futurismo sia stata assorbita fino ad oggi, in modo più o meno consapevole, in ambito culturale, artistico e architettonico.
All'interno del volume si prevede, inoltre, un approfondimento dedicato al rapporto tra futurismo e architettura mediterranea e, in particolare, quella caprese. Capri, fin dal primo dopoguerra e ancor di più dopo il Convegno del Paesaggio del 1922, era assiduamente frequentata da una folta schiera di futuristi, tra cui Marinetti, Prampolini, Depero, Tavolato, Clavel e molti altri, e può essere individuata come luogo simbolo della trasversalità e delle contraddizioni della poetica futurista.
Saranno presenti i curatori del volume.Agli architetti saranno riconosciuti 3 crediti formativi validi per l'aggiornamento obbligatorio.
|