10/02/2016 – É stata inaugurata lo scorso luglio a Brunico (BZ) la nuova palestra scolastica per l’arrampicata sportiva. A firmare il progetto lo studio altoatesino Stifter + Bachmann.
L'edificio si trova nella zona scolastica di Brunico, contraddistinta dal linguaggio architettonico eterogeneo degli edifici scolastici presenti.
“Da qui nasce la ricerca di un gesto forte ed “elementare” che reagisce al tessuto urbanistico esistente con un edificio circondato dal verde, con una sorta di atrio attorno al quale è organizzato tutto il programma planivolumetrico e la tribuna per spettatori da utilizzare per eventi di diverso tipo.
L’edificio è concepito come “formazione” architettonica composta da una successione di volumi che variano sia nell’altezza sia nella profondità raggruppandosi attorno ad una corte interna e sviluppando un’elevata qualità spaziale. Mentre la facciata verso l’esterno si dimostra chiusa e senza aperture visibili, all’interno le sequenze dei vani si aprono in maniera generosa verso la corte interna con facciate completamente vetrate.
Attraversata la piazza dell’atrio, il visitatore entra direttamente nella zona di ingresso che ospita un grande mobile centrale contenente la cassa, il bar, l’ufficio informazioni e il prestito di attrezzature sportive per l’arrampicata.
Dalla zona d’ingresso, affiancata su entrambi i lati dalle palestre, si diramano la galleria del bar e la scala principale, da dove i visitatori possono osservare immediatamente le diverse attività delle palestre che si svolgono sul livello -1 interrato: infatti il progetto sviluppa quasi tutti i principali ambienti sul livello interrato dove si trova la zona di distribuzione centrale con gli spogliatoi e diversi vani secondari sistemati direttamente sotto la piazza sovrastante del livello principale. Grazie ad piccola parte della corte disposta sul livello interrato, la luce naturale pervade anche gli spazi situati su questo piano.
Ai visitatori l’edificio appare subito trasparente e accogliente offrendo diverse possibilità di seguire le attività e i movimenti degli arrampicatori: dall’esterno attraverso le facciate interamente vetrate dell’atrio e dall’interno dalla galleria del bar, dalla passerella dei visitatori al primo piano, dalle scale, ma anche direttamente dal piano interrato attraverso le pareti vetrate.
Pur mantenendo una forte riconoscibilità e autenticità, l’edificio è parte integrante del paesaggio naturale circostante. Il progetto utilizza in maniera innovativa pochi materiali e pochi dettagli. Il materiale impiegato per la struttura portante dell’involucro monolitico è un calcestruzzo “bocciardato” composto da inerti naturali locali di origine calcarea e realizzato senza giunti di dilatazione. La superficie del tetto è tematizzata come quinta facciata”.
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