25/02/2016 - A Mestre un ex opificio, noto come insediamento OLII MATTER sino agli anni Trenta, è stato recentemente rivitalizzato e convertito in nuove unità abitative, su progetto dello studio Caprioglio.
Originariamente il complesso si compone di due corpi collegati pensiline vetrate, che attraversano un cortile centrale. Il primo volume, prospiciente Via Forte Marghera, si ispira ad un’architettura in mattoni a faccia vista e intonaco, in stile olandese, con riferimenti al gusto portato a Venezia dal Molino Stucky e dalla vicina fabbrica di birra alla Giudecca.
Il secondo fungeva da fondale a tutto l’insediamento ed è costituito da padiglioni a capanna tra loro uguali con oculo e trifora centrale. Successivamente fu interposto un terzo corpo tra i due perpendicolari a Via Forte Marghera. Quest’ultimo volume risulta demolito e sostituito da nuovi edifici, dopo la prima guerra mondiale, orientati sull’ampio cortile ad est, dove si svolgeva l’attività di carico e scarico delle merci.
Il progetto di recupero è stato, quindi, orientato al ripristino della complessiva “logica compositiva” originaria, mantenendo una continuità con il profilo a due falde delle coperture dei fabbricati industriali.
Internamente sono mantenute a vista, al di sopra dei ballatoi in vetro, due grandi capriate metalliche a memoria della vocazione del fabbricato.
Nelle due facciate principali si distinguono la fascia corrispondente al piano terreno, rivestita in mattoni faccia a vista, e quella corrispondente al primo piano e al sottotetto, rivestita con pannelli di legno Parklex. A completare i dettagli delle strutture, che si sviluppano su tre livelli, serramenti in alluminio, pavimenti in legno di teak, sistemi modulari in acciaio.
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