29/02/2016 - Dopo aver ospitato nelle scorse edizioni i più interessanti studi di progettazione provenienti da tutta Italia, il 3 marzo alle ore 18.30 SpazioFMG, galleria showroom dei brand FMG Fabbrica Marmi e Graniti e Iris Ceramica, rinnova il format di riferimento e apre le porte alla celebre dinastia milanese dei Portaluppi – Castellini. Attraverso i loro progetti, racconta cent’anni di architettura, stile e costume italiano, in un itinerario complesso attraverso le dimore dell’altissima borghesia del XX secolo e fino a oggi.
Sviluppata in collaborazione con la Fondazione Piero Portaluppi, la mostra “DA PORTALUPPI AI CASTELLINI” indaga il ruolo dell’architettura d’interni come ambito progettuale in evoluzione, che fa della casa un terreno di sperimentazione e un luogo di ricerca. I tre protagonisti, seppur molto diversi tra loro per competenze e attitudine progettuale, sono accomunati da una formazione eclettica e da una visione degli interni come luogo di libertà in cui potersi esprimere in maniera anti-ideologica.
Piero Portaluppi (1888-1967) spazia dagli interni alto borghesi di Villa Campiglio a Milano (1932-1935) e Villa Crespi a Merate (1935-1938), dove sperimenta un utilizzo inedito di materiali pregiatissimi, fino alle visioni della Villa per le
otto coppie in val Formazza (1930) e della Casa del sabato per gli sposi alla V Triennale di Milano (con BBPR, 1932-1933).
Piero Castellini (1938) si specializza nella progettazione d’interni di lusso per l’altissima borghesia, sviluppando progressivamente il gusto per la decorazione, l’objet-trouvé, la combinazione inedita di pezzi di finissimo artigianato. Si occupa di appartamenti in città, uno dei primi è quello per sé stesso e la moglie Patrizia, in via Saffi a Milano (1969), case di villeggiatura tra Porto Rotondo, la campagna toscana e St. Moritz – come il podere Le Fontanelle a Montalcino (dal 1990) e lo chalet al Suvretta (2003), e moltissimi interni di barche e yacht. Restaura, inoltre, molti edifici su cui era già intervenuto il nonno, come la Casa degli Atellani (dal 1993), Villa Campiglio (2002-2008) e la Bicocca degli Arcimboldi (1994-1996), tutti a Milano.
Nicolò Castellini (1968) prosegue e reinventa il percorso paterno. Si addentra ancor più a fondo nel mondo della decorazione, interpreta il progetto d’interni come trattamento cromatico e materico delle superfici, si specializza nell’arte dell’arredo, come combinazione libera e intuitiva di artigianato e design. Nell’ultimo decennio realizza una casa sul Lago Maggiore (2007-2008), diversi riad a Tangeri e numerosi appartamenti tra Londra, Milano e Parigi.
Con le fotografie di Melanie Acevedo, Gigi Bassani, Roland Beaufre, Gaetano Besana, Olimpia Castellini Baldissera, CGP Design, Carla De Benedetti, Foto Farabola Milano, Foto Porta Milano, Massimo Listri, Mark Luscombe-Whyte, Giulio Oriani, Antonio Paoletti, Delfino Sisto Legnani, Guido Taroni e molti altri.
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